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Chiaravalle

CHIARAVALLE BASTA UN TEMPORALE, CITTÀ DI NUOVO SOTT’ACQUA: PROTESTE NEI QUARTIERI

chiaravalletemporale1CHIARAVALLE, 11 ottobre 2016 – “Chiaravalle è un lago: ci risiamo!”. È laconico il commento che una giovane insegnante chiaravallese affida alla pagina del social network mentre scoccano le ore 12 di ieri. Non un mezzogiorno di fuoco ma un mezzogiorno di preoccupazione ed ansia come capita spesso di vivere in città e soprattutto in alcuni quartieri quando la pioggia si fa un po’ più insistente e nella mente dei cittadini si affaccia lo spettro delle esondazioni dei torrenti Triponzio e Guardendo e le piene del fiume Esino. Nella tarda mattinata si vive una situazione già conosciuta: i sottopassaggi di via Raffaello Sanzio e di via Fratelli Cairoli si riempiono d’acqua e diventano potenziali, pericolosissime trappole, per gli automobilisti.

chiaravalletemporale3Prontamente gli operai comunali installano segnali che proibiscono la circolazione ed il transito nei sottopassaggi ma anche via Sanzio è incredibilmente invasa dalle acqua, un po’ come tutto il quartiere vicino alla stazione ferroviaria e a via Circonvallazione. Anche gli ingressi all’istituto superiore Podesti sono letteralmente pieni d’acqua che rende sempre più difficoltosa la circolazione. “A Chiaravalle periodicamente viviamo questi problemi – dice un anziano che abita nella zona del sottopassaggio di via Cairoli – basta un po’ di pioggia in più perché si creino situazioni pericolose, allagamenti di strade, cantine, garage, scantinati. Venti giorni fa, il 19 settembre, nel sottopassaggio di via Sanzio che immette in via Circonvallazione due auto sono rimaste bloccate nell’acqua ed è dovuto intervenire il carro attrezzi per rimuoverle.

chiaravalletemporalePossibile che non si affronti adeguatamente una situazione che si ripete in modo puntuale ogni volta che c’è un temporale?”. Marco Bordini, conosciutissimo per la sua attività poetica e nominato cittadino dell’anno nel 2011, vive in via Puccini, in una strada ed in un quartiere che avevano subito gravi danni nell’alluvione del marzo 2014. “In città di stanno facendo diverse opere pubbliche – dice un arrabbiato Bordini – ma perché l’amministrazione comunale non si dà delle priorità? Una potrebbe essere prevedere finalmente lavori che attendono da decenni e che farebbero dormire sonni tranquilli a un intero rione. Come quello di via Sant’Andrea e delle strade limitrofe? Intanto ci tocca il “fai da te” e ci dobbiamo preoccupare da soli di effettuare sbarramenti per non far entrare l’acqua nelle nostre case. Si trovano i soldi per tante cose ma non per risolvere una situazione pesantissima, che condiziona la vita di tanti cittadini, causando danni per migliaia e migliaia di euro”.

Oltre al danno dell’alluvione Marco Bordini lamenta anche la beffa dei mancati rimborsi. “Nel 2014 ebbi il garage sommerso da due metri d’acqua e ho perduto tutto ciò che era dentro per un valore minimo di 2500 euro. Sembrava che una lettera del comune risolvesse la situazione ma era una presa in giro: non mi spetta nulla perché vengono risarciti solo i danni agli immobili e solo dietro convalida ufficiale”.

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