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CHIARAVALLE FOTOGRAMMI AL FEMMINILE, AL TEATRO VALLE LA RASSEGNA “LE DONNE RACCONTANO IL CINEMA DELLE DONNE”

CHIARAVALLE, 11 marzo 2017 – “Una città che ci piace pensare non solo come amica del genere femminile, ma di genere femminile essa stessa. A suggerirlo basterebbe già il fatto di aver dato i natali a Maria Montessori e di aver conosciuto una straordinaria pagina di emancipazione sociale e lavorativa con la vicenda delle sigaraie”. Francesco Favi, assessore alla cultura ed alla pubblica istruzione, anticipa i contenuti della rassegna “Le donne raccontano il cinema delle donne”, il cui decollo stavolta è coinciso proprio con la Festa della Donna.

Nella cornice del teatro “Valle”, a due a due e per tre mercoledì consecutivi, Sofia Bolognini e Noemi Tiofilo, Chiara Malerba e Angela Medi, Bianca Ottaviani e Annalisa Pavoni presentano i film “Suffragette” (8 marzo), “17 ragazze” (15 marzo) e “Oleandro bianco” (22 marzo): tre opere attraversate da un filo rosa fatto di orgoglio, di tenacia, di coraggio declinati decisamente al femminile.

“ll comune di Chiaravalle crede e investe nelle pari opportunità – dice Favi – combatte il femminicidio e ogni forma di violenza di genere e promuove da quattro anni un cantiere di iniziative “filògine” intitolato AcomedonnA, nella convinzione che la donna sia l’alfa e l’omega della convivenza civile e la miglior espressione delle potenzialità insite nell’essere umano. Primo appuntamento della rassegna che vedrà l’inizio di ogni film alle ore 21 e con ingresso libero, è avvenuto l’8 marzo con Suffragette, che racconta delle prime lotte per l’emancipazione femminile in Gran Bretagna. “Chiaravalle si contraddistingue per un’attenzione alla sfera socio-culturale, per una ricchezza di esperienze di volontariato e per una vocazione alla creatività che viene spontaneo associare ad un’essenza femminile – dice l’assessore Favi – quell’essenza che significa anche cultura della pace, se è vero quanto affermava un’altra grande scienziata: “L’arte della guerra è stata inventata e gestita in esclusiva dagli uomini. Ma io credo e spero che spetti alle donne il compito molto più arduo ma anche più costruttivo di inventare e gestire la pace”.

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