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CHIARAVALLE LA MOSTRA DI RENATO MOSCHINI, L’UOMO DEL FIUME ESINO

Una mostra fotografica a partire dal prossimo 27 aprile

 

CHIARAVALLE 24 aprile 2019 – L’uomo del fiume è un artista vero, ama colori e tempere, acquerelli e fotografie, xilografie e incisioni. Si chiama Renato Moschini, ha 75 anni, è un uomo semplice e sobrio e il suo primo maestro d’arte è stato l’Esino.

“Sono nato lì, a due passi dal fiume – dice Moschini – e quel corso d’acqua mi ha sempre attratto magneticamente, come una calamita come ho sempre amato Madre Natura”. Renato Moschini è un ambientalista convinto non di quelli faciloni della domenica, uno che non sbandiera ai quattro venti la sua vocazione ma che in venti anni ha visto il fiume Esino evolversi e andare verso un lento declino. “In molti dicono di difendere l’ambiente e invece per la salvaguardia del fiume negli ultimi venti anni si è fatto pochissimo”.

Ma Renato Moschini è soprattutto un artista, un poeta del reale ed a lui è dedicata la mostra antologica che si inaugura sabato 27 aprile nello spazio espositivo In-Variabile della palazzina dell’associazione Arte X Arte in via Che Guevara e che rimarrà fruibile al pubblico fino al 19 maggio.

Con l’amico artista Maurizio Animali, Moschini si addentra nell’approfondimento delle sue opere che spaziano dalla fotografia, alla ceramica, dagli olii alle tempere, fino alle incisioni ed agli acquerelli.

L’amore per il fiume traspare e si assapora in ogni suo lavoro e in quei pezzi di legno annerito che avranno mille anni e che campeggiano al centro della sala espositiva.

L’Esino è fotografato e immortalato in tutte le stagioni e le foto notturne sono veramente suadenti e splendide. Moschini è meticoloso, preciso, ha passato giorni e notti sugli argini del fiume, in mezzo alle sue acque, ha conosciuto ogni anfratto, ogni rivolo, ogni gorgo e narra l’Esino con parole d’amore, quasi fossero verso lirici.

Artista poliedrico che, prima alla scuola di Grancetta e poi ad Arte X Arte, ha appreso tecniche e studiato stili, spaziando dalle lezioni dell’indimenticabile Maestro Raul Bartoli, ai segreti rubati all’acquerellista Elsa Volpini, dopo aver lavorato anche con incisori del calibro di Luciano Bongiovanni, Mario Sorbi per la serigrafia, Paolo Valente per la litografia.

La mostra di Renato Moschini è un viaggio nel tempo e lungo l’Esino, è uno sperimentare nuove strade come Moschini ha battuto in lungo e in largo i sentieri del fiume, suo primo, inimitabile e amato maestro.

Gianluca Fenucci  

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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