Segui QdM Notizie

Cronaca

Chiaravalle Task force per i controlli, sanzioni a due bar

Per un ammontare complessivo di 3mila euro, impiegate anche Unità cinofile nel corso di operazioni amministrative congiunte coordinate dal vice questore Paolo Arena dirigente del Commissariato di Jesi

Chiaravalle – Nella giornata del 1 dicembre scorso, con ulteriori approfondimenti conclusisi nella giornata di ieri, personale di Polizia del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Jesi, unitamente alle Unità cinofile antidroga di Ancona, al personale medico del Dipartimento di prevenzione /servizio igiene alimenti di origine animale dell’Ast e alla Polizia Locale del Comune di Chiaravalle, coordinati dal dirigente vice questore Paolo Arena, ha proceduto a controlli amministrativi congiunti .

In due esercizi commerciali di Chiaravalle, Comune rientrante nella competenza amministrativa del Commissariato di Polizia di Stato di Jesi, sono state rilevate e contestate alcune violazioni.

In un bar la presenza di una piastra a induzione, di alcune confezioni di pasta secca e cartellonistica indicante la possibilità di richiedere primi piatti pur non essendovi autorizzazione trattandosi di bar e non ristorante.

I cartelli relativi al monitoraggio degli infestanti, non erano collocati in corrispondenza dei dispositivi atti a tale scopo. Lo spazio destinato a magazzino di prodotti alimentari confezionati e non deperibili risultava ingombro di vari materiali promiscui, anche non inerenti all’attività, che non permettevano un’adeguata pulizia e sanificazione.

Nel locale di somministrazione venivano anche riscontrati materiali utilizzati per la pulizia non adeguatamente stoccati in apposita area dedicata. Al momento del controllo, il titolare non era in grado di esibire il manuale di autocontrollo aziendale (Haccp), poiché a suo dire, lasciato all’interno di un furgone.

Il titolare veniva pertanto diffidato a esibire il manuale nel giorno successivo e ad adempiere a tutte le prescrizioni impartite in riferimento alle irregolarità riscontrate. Veniva, all’esito dei controlli, adottato un provvedimento di sospensione con divieto immediato relativo all’attività di preparazione alimenti cotti in riferimento alla carenza del requisito delle condizioni strutturali e delle attrezzature per assenza di spazi e attrezzature adeguate, con sanzione amministrativa pecuniaria di 1.000 euro e scheda accertamento inadeguatezze e tempistica per la risoluzione delle non conformità minori.

In un altro bar all’atto del controllo, il deposito interrato destinato allo stoccaggio di bevande e alimenti confezionati si presentava in precarie condizioni strutturali per il distaccamento dell’intonaco dalle pareti, per la presenza di scaffalature con ruggine, materiali promiscui non pertinenti all’attività, per mancata copertura dei motori relativi ai macchinari del locale laboratorio.

Nel locale interrato, destinato a magazzino di prodotti alimentari, non erano presenti dispositivi di monitoraggio degli infestanti. Le attrezzature e i dispositivi impiegati per la pulizia e la sanificazione non risultavano essere stoccati in apposita area dedicata.

Veniva riscontrata la presenza di semilavorati, sia cotti che crudi, allo stato di congelamento in due pozzetti collocati nel locale interrato destinato allo stoccaggio alimenti. Dalla consultazione del manuale di autocontrollo aziendale, non emergeva una procedura riguardante l’abbattimento di semilavorati e, inoltre, era del tutto assente l’abbattitore.

Considerato ciò, si procedeva al sequestro amministrativo cautelare della merce contenuta nei pozzetti (pesce, pasta, carni varie) con affidamento in custodia alla proprietaria per la successiva distruzione essendo ipotizzabile il rischio per la salute degli avventori.

Veniva adottato un atto di prescrizione per implementare nel manuale di autocontrollo la procedura operativa atta a garantire che i prodotti alimentari che devono essere conservati a bassa temperatura, vengano raffreddati il più rapidamente possibile nell’ultima fase di preparazione e/o al termine del trattamento termico dotandosi di attrezzature adeguate per l’abbattimento rapido delle temperature.

Elevata perciò una sanzione amministrativa pecuniaria di 2.000 euro e predisposta scheda di accertamento inadeguatezze e tempistica per la risoluzione delle non conformità minori.

Da un attento sopralluogo dei locali, gli agenti operanti si accorgevano della presenza di una porta occultata da una paratia come disimpegno. Tale porta conduceva nel retro esercizio e a spazi privati non aventi a che fare con l’esercizio stesso, consentendo, altresì, un’uscita secondaria dal locale in contrasto con i criteri della sorvegliabilità degli esercizi pubblici.

Come da normativa vigente, i locali all’interno dell’esercizio non devono mai essere intercomunicanti con abitazioni o con altri locali destinati a diverse attività allo scopo di evitare che persone ed eventuali traffici illeciti possano essere trasferiti dal pubblico esercizio a locali laterali, sottostanti o sovrastanti  a quest’ultimo e di questo non facenti parte.

Pertanto, a seguito di accertamenti ulteriori, si procedeva alla diffida al proprietario del locale a procedere a opere di adeguamento con tempestiva chiusura della porta

© riproduzione riservata

News