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CINGOLI GESTORE CERCASI…A VUOTO IL BANDO DI APPALTO PER LO CHALET

In città circolava il toto-nomi poi l’amara sorpresa per lo storico locale

 

CINGOLI, 28 dicembre 2018 –  È andato ancora deserto l’appalto per la concessione dello Chalet “Arena delle Luci”. In data 24 dicembre, infatti, il sito del Comune di Cingoli ha comunicato l’esito della ripetizione del bando di gara, che è stata deserta. In città stava già impazzendo il toto-nomi, ma è tutto da rifare.

La “telenovela” era iniziata a giugno, quando la famiglia Ciciliani aveva annunciato la rinuncia alla concessione dell’immobile adibito a Bar e Sala Spettacoli. I proprietari del Ristorante Oasi gestivano il locale fin dalla sua inaugurazione, nel luglio 2015, dopo la demolizione dello storico complesso precedente e la ricostruzione in stile moderno, innovativo ed ad impatto ambientale minimo. L’amministrazione comunale a fine luglio, tramite la stazione unica appaltante dei comuni di Cingoli e di Apiro, ha provveduto a redigere il nuovo bando, con il criterio dell’offerta economica economicamente più vantaggiosa (art.95, comma 2 del D.Lgs. 50/2016) e con un canone di concessione pari a € 2.000,00 mensili, pari a € 54.000,00 complessivi, per un periodo di due anni e tre mesi. Una condizione importante era, per la partecipazione all’appalto, quella di avere un fatturato minimo di € 180.000,00 negli ultimi tre anni, clausola questa che chiudeva il cerchio dei possibili affidatari agli esperti locali del settore della ristorazione. A settembre, mese di scadenza del primo bando, la gara non ha avuto l’esito sperato, costringendo l’ente comunale a rivedere il bando.

Il 9 novembre è stato pubblicato il nuovo provvedimento: oltre ad accorciare il periodo da 27 a 12 mesi, base d’asta del canone di concessione veniva abbassata a € 1.900,00, corrispondenti a € 22.800,00 per la durata annuale del contratto e ad € 45.600,00 per la durata complessiva del contratto comprensiva di ripetizione fino al 31-12-2020. Inoltre, viene cancellata la clausola del fatturato minimo tra i requisiti di partecipazione al bando. Evidentemente il bando non ha soddisfatto i potenziali affidatari, che, alla scadenza della gara, non hanno presentato alcuna offerta. La segretaria generale comunale, Dott.ssa Stella Sabbatini, ha così comunicato l’esito negativo della procedura.

In città stava già impazzendo il toto-nomi, ma le ipotesi sono andate via via scemando con il passare del tempo. Ed ora cosa succederà? Sono già diversi mesi che lo Chalet è chiuso, causando un impoverimento dell’offerta della movida cingolana. Sicuramente il Comune dovrà riformulare l’appalto ed eventualmente cercare nuovi ipotetici ristoratori che vorranno imbarcarsi nella gestione dello storico locale.

 

Giacomo Grasselli

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