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Cingoli La 24h sulla “9 Fossi”, conclusa l’impresa Matteo Ciriaci la racconta

Iniziativa a sostegno della Lega del Filo d’Oro: «Un sacco di insidie, ma mi sono anche divertito molto. L’ho fatto per aiutare le persone che necessitano di cure»

Cingoli – Alle ore 18 circa di domenica scorsa si è ufficialmente conclusa l’impresa di Matteo Ciriaci, che con la sua mountain bike, alle 16.58 del giorno prima, era partito alla volta del percorso “9 Fossi”, in solitaria, lanciandosi in una maratona da 24 ore che in realtà sono state 25, senza praticamente mai fermarsi.

«Il percorso è stato veramente duro, peggiore di quanto sarebbe potuto essere quello di una qualunque gara», afferma, specificando che l’iniziativa non è una vera e propria competizione. Matteo, infatti, spiega di essersi ispirato per il format di quest’evento alla corsa automobilistica “24h Le Mans”.

«Ho incontrato un sacco di insidie, come tratti pieni di rocce, terra smossa e tanto altro».

Ma il sentiero non è stato l’unico ostacolo che Matteo ha dovuto aggirare: «Un’altra cosa assai problematica – aggiunge – è stata una crisi di fame, che mi ha colpito ai 10 km conclusivi del terzo giro».

Tuttavia, l’atleta non nasconde di essersi anche divertito molto, e di aver apprezzato in particolare i due tratti che ha percorso di notte, che non avrebbe mai potuto affrontare senza l’aiuto del suo team.

«Lungo tutto il percorso ci sono stati compagni che mi hanno aiutato e sostenuto, e li ringrazio con tutto il mio cuore. Una menzione speciale va però a coloro che sono stati con me nei due giri notturni con il quad e che mi hanno sempre guardato le spalle. Sono stati degli eroi, a loro va un grazie speciale!».

«Ho voluto lanciarmi in questa sfida per vedere fino a che punto avrei potuto resistere, sia fisicamente che mentalmente. Sono soddisfatissimo e sfinitissimo, perché non dormire per niente non è stato facile».

Il grandissimo sforzo, però, spalmato su 233 km, è per lui niente in confronto all’apporto che questo ha dato a sostegno della Lega del Filo d’Oro, alla quale il ricavato è stato donato.

«Ho voluto fare questo piccolo gesto per aiutare le persone in difficoltà, necessitano di cure che le loro famiglie non possono permettersi. Spero che venga apprezzato».

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