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COVID-19 Decreto Natale: rossi festivi e prefestivi, arancioni i feriali

Tutta l’Italia in lockdown nei giorni 24, 25, 26, 27, 31 dicembre e 1, 2  3, 5, 6 gennaio, vietati gli spostamenti tra Comuni in zona rossa, negli altri giorni ci si potrà spostare dai paesi sotto i 5 mila abitanti

ROMA, 18 dicembre 2020 – Tutta l’Italia sarà zona rossa durante i giorni festivi e prefestivi dal 24 dicembre al 6 gennaio, mentre sarà arancione in quelli feriali. Lo ha annunciato stasera il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte illustrando il Decreto Natale.

All’inizio della conferenza stampa, sono stati ammessi i progressi dall’ultimo Dpcm.

«Il metodo a zone – ha spiegato Conte – ci ha permesso di evitare il lockdown totale che avrebbe danneggiato gravemente il nostro tessuto sociale ed economico. Abbiamo riportato l’Rt a 0,86, tanto è vero che tutte le regioni potrebbero tornare in zona gialla».

«Abbiamo preso – ha comunque spiegato il Premier – una decisione non facile e sofferta. Dobbiamo rafforzare il regime di misure necessarie per cautelarci meglio anche in vista della ripresa delle attività di gennaio. La situazione rimane difficile, soprattutto in Europa. Il virus si lascia piegare ma non si lascia sconfiggere. Il Comitato Tecnico Scientifico ci ha espresso forte preoccupazione per gli assembramenti e per la voglia di socialità nelle festività natalizie».

Al termine del Consiglio dei Ministri di questa sera è stato espresso un Decreto Legge che ha definito l’intera Italia come zona rossa dal 24 dicembre al 6 gennaio nei giorni festivi e prefestivi, nei quali sarà vietato ogni spostamento tra le regioni.

«Nei giorni 24, 25, 26, 27, 31 dicembre, 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio – ha specificato Conte – si potrà uscire dai Comuni per motivi di lavoro, di necessità o di salute. Sarà possibile ricevere nella propria abitazione due persone non conviventi dalle ore 5 alle 22, una sola volta al giorno, anche accompagnate da bambini sotto i 14 anni, portatori di handicap e da persone non autosufficienti. Saranno chiusi negozi, centri estetici, bar, ristoranti, con questi ultimi aperti comunque per l’asporto fino alle 22 e il trasporto a domicilio. Rimarranno aperti supermercati, negozi di beni alimentari e di prima necessità, farmacie e parafarmacie, edicole, tabaccherie, lavanderie, parrucchieri e barbieri. Sarà consentita l’attività motoria nei pressi della propria abitazione e l‘attività sportiva all’aperto in forma individuale».

Nei giorni feriali 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio, tutta l’Italia sarà invece zona arancione.

«In questi giorni – ha spiegato il premier – ci si può spostare liberamente all’interno del proprio Comune. Saranno permessi spostamenti dai piccoli Comuni fino a 5 mila abitanti in un raggio di 30 km, ma non verso i capoluoghi di provincia. Saranno chiusi bar e ristoranti, mentre i negozi rimarranno aperti fino alle 21».

Resta, comunque, il coprifuoco alle 22.

Nel corso della conferenza stampa, Conte ha toccato anche i temi delle misure di sostegno, del cashback e del vaccino.

«Nel decreto legge – ha spiegato – abbiamo inserito anche misure di ristoro, sulla stregua di quelli già erogate. Abbiamo sospeso contributi e tributi per coloro che hanno registrato perdite. Chi subisce danni economici deve essere subito ristorato, e il ristoro sarà immediato in favore dei ristoranti e dei bar costretti alla chiusura: riceveranno il 100% di quanto ricevuto sulla base del decreto rilancio. La legge di bilancio contiene ulteriori interventi. Il Parlamento sta rafforzando l’intervento verso le categorie meno garantite (lavoratori autonomi e partite Iva). Con il nuovo decreto ristori di gennaio interverremo sugli altri operatori, con misure perequative per evitare disuguaglianze».

«Il Cashback – ha aggiunto Conte – è alleato dei cittadini, non degli assembramenti. Si tratta di un primo passo per l’integrale digitalizzazione del Paese e per pagamenti in sicurezza».

«Ci avviamo verso la fine di questo incubo. Il 27 dicembre in Italia ci sarà il Vaxing Day, con il primo gruppo di persone vaccinate. Non risolveremo subito il problema, interverremo con un piano vaccinale che abbiamo già accennato. Dobbiamo però rimanere concentrati e non abbassare la soglia di attenzione».

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