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Cronaca

MAIOLATI CRISI POLITICA, LA PAROLA AI PROTAGONISTI: LEONARDO GUERRO

Sulla crisi politica in atto, il giudizio della minoranza grillina

 

MAIOLATI, 26 gennaio 2018 – Leonardo Guerro, leader locale del Movimento 5 Stelle, già Candidato Sindaco nel 2014 ottenendo il 20,9%, siede in Consiglio Comunale insieme al collega Gianpiero Ruggeri.

Gianpiero Ruggeri Leonardo Guerro

Da sempre all’opposizione della Giunta Domizioli, espone il suo pensiero in merito a quanto sta accedendo in Comune.

 

Ci dia una lettura politica di quanto è avvenuto all’interno della maggioranza.

 E’ stata la logica conseguenza dell’atteggiamento politico che il PD ha sempre avuto all’interno della coalizione di maggioranza in questa ed anche nella precedente legislatura: una presenza egemone in modo preponderante che ha sempre chiuso in un angolo le altre forze politiche di maggioranza, considerate solamente come numero per vincere le elezioni e per le alzate di mano in Consiglio Comunale. Ritengo inoltre che in questo predominio “politico-amministrativo” abbia contribuito in modo determinante la presenza ingombrante di uno o due personaggi che secondo me hanno sempre condizionato le scelte dell’amministrazione, accentrando sulle loro persone le più importanti questioni e i nodi cruciali delle scelte da fare. Mi riferisco in particolare alla gestione del sistema integrato dei rifiuti, all’ampliamento della discarica, al cimitero consortile senza un accordo con Castelbellino, al tentativo maldestro di fusione per incorporazione con Rosora, con conseguente disgregazione dell’Unione dei Comuni, per arrivare in ultimo alla rottura definitiva sulla megapalestra del campus scolastico, la cui realizzazione, al posto della palestra scolastica prevista dal progetto originario, è stata imposta da questi esponenti del PD, nonostante le obiezioni manifestate dalle rappresentanti di Sinistra Unita.

Crede che il P.D. continuerà la legislatura, o sono possibili elezioni anticipate?

L’ipotesi di elezioni anticipate è alquanto remota, anche perché lo scioglimento anticipato del consiglio comunale è previsto per legge solo nei seguenti casi: dimissioni o decesso del sindaco, dimissioni di oltre la metà dei consiglieri, riduzione del consiglio alla metà dei componenti per impossibilità di surroga, mancata approvazione del bilancio e approvazione di una mozione di sfiducia. Oltretutto l’ipotesi in apparenza più praticabile (dimissioni del sindaco) a livello politico costituirebbe la pietra tombale del PD, e quindi non mi sembra una cosa possibile.

Cosa non vi ha convinto del piano triennale delle opere pubbliche presentato dal Sindaco Domizioli?

Il Piano Triennale delle Opere Pubbliche rappresenta uno dei punti cardine delle linee programmatiche di ogni lista che si presenta ad elezioni comunali e rappresenta la parte preponderante degli investimenti nel bilancio pluriennale del Comune. Quello dell’attuale maggioranza ruota tutto attorno al meccanismo perverso “discarica implica opera pubblica”, una concezione vecchia di trent’anni, destinata ovviamente al fallimento. Il nostro programma prevedeva una serie di investimenti volti principalmente a valorizzare le cinque stelle del nostro simbolo (Acqua, Ambiente, Trasporti, Connettività, Sviluppo), parole chiave, contenitori di proposte concrete declinate di volta in volta in base alle esigenze dei territori. Nel nostro caso quindi è chiaro che il punto principale del programma era volto alla realizzazione di un centro di trattamento e riciclo per selezionare e valorizzare i rifiuti. Quest’opera, che doveva essere pianificata molti anni fa, avrebbe risolto i problemi della dipendenza del comune dalla discarica e sarebbe stato un volano per l’economia degli anni a venire.

Siete assolutamente contrari all’ampliamento della discarica. Come gestire la chiusura, e in futuro lo smaltimento dei rifiuti?

La chiusura della discarica seguirà l’iter previsto dalle normative vigenti: attualmente il post mortem ha una durata di circa trenta anni e gli obblighi, anche finanziari, sono in capo al Comune e alla società partecipata Sogenus fino al compimento del termine. Per quanto riguarda la gestione futura del ciclo integrato dei rifiuti, relativamente agli RSU, che è il settore che riguarda tutti noi cittadini, le indicazioni sono quelle indicate dal PRGR approvato nel 2015, a cui farà seguito (se i sindaci dell’ATA ci riescono) il Piano d’Ambito provinciale. In questo piano l’unica discarica strategica prevista è quella di Corinaldo, che avrà il nuovo impianto di Trattamento Meccanico Biologico degli RSU e capacità di abbancamento di svariati milioni di metri cubi, tra cui una parte destinata anche ai rifiuti speciali (rapportata al fabbisogno regionale). La discarica di Maiolati ha esaurito la sua funzione “pubblica”, essendo tra l’altro da parecchi anni destinata allo smaltimento essenzialmente dei rifiuti speciali (dal 2010 ha cambiato l’oggetto sociale in toto fatta eccezione per la fase transitoria di smaltimento RSU).Questo tra l’altro è stato ben ribadito dalla Provincia nel diniego all’ampliamento (orizzontale) presentato dal Comune di Maiolati: “un impianto sempre meno destinato alle esigenze della popolazione residente (per lo smaltimento di RSU) e sempre più votato agli interessi delle aziende produttrici di rifiuti speciali, non solo locali”.

Nel presente e nel futuro, pensa sia possibile una convergenza programmatica delle opposizioni? Siete disposti a cercare alleanze?

 Il M5S non fa alleanze di alcun tipo a livello programmatico. Questo non significa che in consiglio comunale non sorgano convergenze su determinate questioni, ma non ha niente a che vedere con coalizioni preelettorali. Inoltre, non potremmo mai fare alleanze con chi rappresenta politicamente tutto ciò per cui siamo nati e contro cui ci siamo sempre battuti.

La cosa più urgente di cui avrebbe bisogno Maiolati?

Una nuova e diversa amministrazione comunale.

 

Marco Pigliapoco

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