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CUPRA MONTANA Tempi supplementari per Colonnara

L’ingresso di un player finanziario o commerciale sarebbe necessario per sanare la situazione pregressa e procedere poi a eventuali ristrutturazioni

CUPRA MONTANA, 12 gennaio 2022 – La seduta di fine novembre del CdA di Marchedoc sembrava concedere un’altra chance a Colonnara: la proposta all’ordine del giorno di avviare una collaborazione – sgradita ai soci storici – con la cooperativa vinicola del maggior concorrente della casa di Cupra Montana pare sia stata aggiornata sine die. Almeno stando a indiscrezioni: ufficialmente, sulla questione, c’è da allora un silenzio blindato, nessuna dichiarazione ufficiale sugli esiti ed eventuali sviluppi.

Colonnara, nel 2013, si era consorziata con altre realtà vinicole del Pesarese, dando vita a Marchedoc, di cui detiene il 50% delle quote: nel precedente CdA, dopo aver preso atto di un peggioramento dei conti in bilancio. Chiesti chiarimenti, la presidenza aveva proposto l’ordine del giorno con l’ipotesi di collaborazione indigesta.

Le conseguenze, paventate dal presidente Colonnara, Massimiliano Latini in conferenza stampa, sarebbero state letali per la cooperativa: fuga dei soci, perdita del controllo del marchio e degli impianti produttivi.

Nella stessa sede aveva fatto appello alle istituzioni e a Confcooperative (che esprime la presidente Marchedoc, Patrizia Marcellini) per risolvere la questione in maniera bonaria e ritornare quantomeno in controllo degli asset e sciogliere il consorzio.

A seguito della seduta del CdA, sembra ormai assodato lo stop alla peggiore delle ipotesi, ma non è detto che la tempesta sia passata per lo storico brand cuprense: conti alla mano, a breve servirà un cavaliere bianco, un partner (finanziario o commerciale) che possa garantire il proseguimento dell’attività e – si spera – il rilancio

Le perdite portate alla luce dall’ultima revisione dei conti di Marchedoc e la sua situazione debitoria – anche nei confronti dei soci conferitori di Colonnara – non permetterebbero, anche con tutta la buona volontà, di riportare la situazione allo status quo ante, con Colonnara che rientra nelle piene disponibilità di marchio e stabilimenti, che pare siano stati messi a garanzia dei crediti ricevuti.

Cavaliere bianco, dunque, che sulle prime sembrava esserci, con qualche titubanza, ma che sembra oggi tornato in gioco.

L’ingresso sulla scacchiera di un player finanziario o commerciale sarebbe necessario per sanare la situazione pregressa e procedere poi a eventuali ristrutturazioni

Il tempo supplementare scaturito dall’ultima decisione del CdA e la buona disposizione a risolvere, dichiarata dalle istituzioni locali e dalla stessa Confcooperative, fanno ben sperare e il silenzio autoimposto fa ipotizzare che qualcosa stia maturando e in tempi brevi.

C’è questo cavaliere bianco, un socio finanziatore, in vista? O un accordo commerciale già abboccato che sta per definirsi? Bocche cucite, per ora, ma le risposte arriveranno a breve, questione di settimane, forse giorni. In un un verso o nell’altro, il futuro di Colonnara sarà definito.

Ma sembra che questo non sia stato l’ultimo Capodanno in cui si è brindato con lo spumante della casa cuprense.

(m. g.)

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