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FABRIANO “I SIGNORI DEL LUSSO”, LA STORIA DI UNA FINANZA DI QUALITÀ

Il libro è stato presentato ieri, 18 maggio all’interno della residenza La Ceramica

 

FABRIANO, 19 maggio 2019 – Alla scoperta da “I signori del lusso”, un libro del giornalista de “Il Sole 24 Ore” Simone Filippetti (edito da Sperling & Kupfer) nato per raccontare la storia di Giovanni Tamburi e della Tamburi Investment Partners, che ha tracciato una “terza via” di accesso al capitalismo, differente da quella Usa e da quella cinese.

Conquistare il mercato globale attraverso la raccolta di capitali e la conseguente spinta verso mercati più grandi.

A moderare il dibattito il Direttore del Corriere Adriatico Giancarlo Laurenzi. “Un racconto minuzioso e preciso di come dal basso si possa arrivare al top. Ma non dall’altra parte del mondo, in Italia. Difendendo le aziende italiane. Vincenti con preparazione, passione, fiuto, determinazione”.

Un dialogo serrato tra l’autore, ed il Presidente di Elica Francesco Casoli insieme all’AD di iGuzzini Andrea Sasso partito dalle considerazioni di Filippetti che ha descritto la città della carta come “Città laboratorio, con una concentrazione di eventi che hanno raccontato l’Italia: crisi bancaria, industria familiare venduta, riconversione: se volete capire cosa sta avvenendo oggi dalla deindustrializzazione alla reindustrializzazione, dovete scoprire Fabriano”.

Libro pensato con l’idea di raccontare la storia del circolo virtuoso costruito da Giovanni Tamburi, per un sistema capace di alimentare sé stesso attraverso la raccolta di finanziatori italiani capaci di investire negli imprenditori del Belpaese.

“La competizione è competenza, innovazione e costo di manodopera. Se hai le prime due, la terza non è un problema – ha  osservato Casoli – La missione dell’imprenditore non è salvare il Made in Italy, quella è della politica. La mia come imprenditore è quella di mandare avanti l’impresa. Non devo e non dobbiamo perdere l’obbiettivo”.

Investire in Italia, ma con capitali ed idee da tutto il mondo: questo il pensiero dell’AD di iGuzzini Sasso, che ha poi osservato la necessità di ritrovare unità di intenti e visioni condivise. “Ricordiamo anche le aziende non sono nazionali, sono entità che vanno oltre i confini di una nazione, sono transnazionali e questa è la condizioni per andare verso i mercati globali”.

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Da sinistra a destra, Casoli, Filippetti, Laurenzi e Sasso

E poi lo stimolo finale del Direttore Laurenzi, sulle “Colpe e Soluzioni per il Sistema Paese e per il Sistema Paese”.

Decisa la risposta del Presidente di Elica Casoli “L’errore principale a livello nazionale è stato l’individualismo e per il bene dell’impresa questa torni ad essere motore di crescita per non spezzare il Paese. Il Sistema Marche è molto più complesso, ma anche in questo caso bisogna aprire la mente ed essere meno individualisti”.

L’incontro è stato organizzato da Francesco Bellocchi consulente finanziario di Sol&Fin Sim S.p.A.

(s.s.)

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