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Cronaca

FABRIANO LORENZO SANTONI E LA SFIDA DELLA CARTA FATTA A MANO

FABRIANO, 22 Luglio 2017 – Una storia d’amore che nasce nel 2012, una passione che cresce giorno dopo giorno. Il legame tra Lorenzo Santoni, 26enne fabrianese, e la carta fatta a mano nasce quasi per scherzo ma che nel corso di un lustro è diventato produttivo e – non dimentichiamolo – creativo.

La storia di Lorenzo nasce 5 anni fa circa, dal primo giorno del 2012, seguito da Luigi Mecella, all’interno del Museo della Carta e della Filigrana per un tirocinio di alcuni mesi. Un momento fondamentale a livello formativo, per imparare l’arte del Mastro Cartaio e la produzione. Non è stata dimenticata la parte didattica ed il sostegno durante la presenza all’interno del museo dei visitatori (soprattutto stranieri).

E poi ancora un anno di volontariato per meglio apprendere la tecnica e la storia di una disciplina così antica e nobile. Una specie di “virus”, come ha sostenuto in più di un’occasione, come un qualcosa che inizia piano e poi diventa più grande.

Dopo questo nuovo periodo fabrianese ecco arrivare il Corso Unesco (2013), organizzato dalla Fondazione Merloni, per fare business con la carta con 40 persone arrivate da tutto il mondo. Ma Fabriano e l’Italia non erano abbastanza ed ecco arrivare l’occasione di New York, con 3 mesi alla Paper Mill Foundation (struttura che vuole mantenere l’arte della carta fatta a mano in tutto il mondo).

Esperienza che ha permesso a Lorenzo Santoni di “capire il mondo”, dove la perfezione tecnica fabrianese è stata miscelata con la capacità di fare della carta arte. E anche business.

Ecco quindi partire l’idea di una attività in proprio, una start-up, un laboratorio che si è poi concretizzato nel 2015 (Lorenzo Santoni Handmade Paper) dopo aver trovato macchinari e spazi adeguati. Un vero e proprio “tempio” della carta, dove all’antica arte c’è anche una produzione che vuole anche provare ad innovare miscelando materiali e provando strade non percorse.

“Io ho sempre ritenuto la carta come uno strumento per le belle arti – ha spiegato Lorenzo Santoni – e sono partito con carta pensata per gli artisti, come per esempio quelli di Fabriano InAcquarello. Da lì quella per incisione, stampa digitale e poi senza dimenticare strade che vanno oltre il cotone”.

Un laboratorio come casa, dove vivere, sperimentare e mantenere in vita la storia di Fabriano.

(s.s.)

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