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Cronaca

FABRIANO PCL ALL’ATTACCO: “JP INDUSTRIES, CIMITERO DELLA CLASSE OPERAIA”

Durissimo affondo del Partito Comunista dei Lavoratori dopo il nulla di fatto di ieri in merito alla vertenza JP Industries

 

FABRIANO, 5 luglio 2019 – Dopo il nulla di fatto di ieri al Mise, con la vertenza JP ancora senza uno sbocco fornito da un parter economico/commerciale il destino dei lavoratori resta in bilico.

Una azienda che nei giorni scorsi ha presentato richiesta presso il tribunale di Ancona di “Concordato in bianco” (leggi l’articolo) e che vede fissata al 31 dicembre 2019 la fine dell’ulteriore anno di ammortizzatori sociali concessi per cercare di trovare una soluzione ad una impasse che va avanti da 12 anni.

E proprio partendo da questa impasse parte l’affondo del Partito Comunista dei Lavoratori, che descrive la JP Industries come “Un morto che cammina”. Secondo il PCL saranno ancora una volta i lavoratori a pagare quella che viene descritta come “Ennesima disfatta”

Una vicenda non casuale quindi per il PCL, che prosegue osservando che è tutto legato ad un interesse economico spostato dalla parte del profitto. “I protagonisti – proseguono – sono le solite famiglie e i soliti potentati locali che fanno riferimento alla famiglia Merloni che domina da sempre il destino finanziario e sociale della nostra zona. Questo è il cancro che uccide la classe lavoratrice ed operaia del nostro comprensorio, questo è il sistema capitalistico che si lega alla politica che opera per arricchire pochi e per impoverire le masse sfruttate ed oppresse dal capitale”.

Ritornano sulla richiesta di concordato in bianco, descrivendola come vero e proprio manifesto funebre e poi attaccano ancora più duramente: “Non esiste nessun programma di ripresa dell’attività produttiva, non esiste nessun piano di investimento, esiste invece la volontà politica di far pagare tutto ai lavoratori che non hanno più nessuna garanzia e speranza per il futuro. E le possibili garanzie non possono essere legate alle burocrazie politiche e sindacali CGIL-CISL-UIL e la FIOM di Landini che per anni si sono schierate sempre e costantemente dalla parte sbagliata”.

Soluzioni? Per il PCL prioritarie occupazione e presidio della fabbrica “Unire le lotte di fabbrica, nei posti di lavoro e nelle aule comunali in un’unica grande rivendicazione generale”.

 Non vengono dimenticate le questioni lavorative che scuotono il territorio:  Whirlpool e Cartiera. “Su questo terreno noi appoggeremo in maniere incondizionata i lavoratori e le lavoratrici della JP e di tutte le vertenze tutt’ora in piedi  che subiscono lo stesso ed identico attacco padronale. Appoggeremo ogni forma di lotta praticabile, organizzata e spontanea capace di opporsi a questo ennesimo omicidio della classe operaia. O dalla parte dei lavoratori o contro di loro”.

(s.s.)

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