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Cronaca

FABRIANO PRESUNTO ABUSO EDILIZIO, ARCIONI (M5S) NON INDIETREGGIA SULLA QUERELLE: E CONSEGNA LE CONTRODEDUZIONI

FABRIANO, 15 maggio 2016 – Nessuna intenzione di scusarsi pubblicamente. Il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Joselito Arcioni, a cui è stato notificato l’avvio di contestazione per un presunto abuso edilizio contestatogli dal comune di Fabriano lo scorso 27 aprile, non indietreggia di un millimetro. La vicenda è nota secondo quanto si legge nelle carte ci sarebbe la presunta contestazione delle difformità rispetto agli atti autorizzativi esistenti. E per la concimaia, la mancata autorizzazione ed il non rispetto delle distanze dal fiume Giano, con può provocare dilavamenti nelle acque stesse. Dopo la contro replica del geometra, nonché consigliere comunale del Pd, Riccardo Crocetti, tirato in causa pesantemente dal grillino per aver ricevuto un incarico al momento della successione del bene in questione, Arcioni ribadisce tutte le sue precedenti dichiarazioni non scusandosi pubblicamente come gli era stato richiesto dallo stesso Crocetti. Probabile, a questo punto, che la querelle possa approdare nelle aule giudiziarie per querele incrociate. Ma dal piano personale, la vicenda rischia di non concludersi senza un passaggio politico. Al momento, si ribadisce, c’è solo un atto amministrativo notificato alla famiglia Arcioni dagli uffici comunali con la presunta contestazione delle difformità rispetto agli atti autorizzativi esistenti. A questi, l’esponente di spicco del M5S ha replicato presentando le proprie controdeduzioni. Ora bisogna attendere che i tecnici comunali le esaminino. E dopo? La pratica potrebbe chiudersi oppure potrebbe arrivare un’ordinanza di demolizione per le presunte difformità rispetto, appunto, agli atti autorizzativi esistenti. Secondo Arcioni tutta questa vicenda sarebbe riconducibile ad un mero progetto politico che tenta di delegittimare il Movimento 5 Stelle in vista delle comunali del 2017. Ma i grillini assicurano che non faranno un passo indietro, ma andranno avanti a testa alta.

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