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ANCONA SANITÀ: SINDACI DI FABRIANO, JESI E SENIGALLIA INCONTRANO CERISCIOLI

Con il presidente della Regione auspicato un percorso condiviso per soddisfare le esigenze del territorio dell’Area Vasta 2

 

ANCONA, 20 marzo 2019Summit tra i Sindaci degli ospedali di Area Vasta 2 e il presidente della Regione, Luca Ceriscioli, presenti anche il direttore generale Asur Alessandro Marini e il direttore sanitario, Nadia Storti. Lo aveva annunciato nella giornata di lunedì il Sindaco di Fabriano, nel giorno della “trasformazione” di Pediatria in reparto aperto dalle 8 alle 14 (E senza possibilità di ricovero se non in altra struttura).

Incontro sui temi della sanità

A margine dell’incontro con i sindaci di Fabriano, Jesi e Senigallia (rispettivamente Gabriele Santarelli, Massimo Bacci e Maurizio Mangialardi) il presidente Ceriscioli  ha così commentato: «Vogliamo un’organizzazione dialogante, che valorizzi le peculiarità di ciascuna realtà ospedaliera, dove si scambiano le opportunità e non solo i problemi. Questa amministrazione ha scelto sin da subito di puntare sulla qualità dei servizi offerti».

«L’incontro – spiega ancora il presidente in un nota – è stato anche un’occasione importante per affrontare le questioni più urgenti relative alle varie strutture. In particolare, riguardo al tema del personale, è stata sottolineata l’importanza del massiccio piano di assunzioni in corso che l’Asur sta gestendo con nuovi concorsi. I Sindaci hanno confermato l’opportunità di ragionare per Area Vasta, accelerando il modello organizzativo che prevede un ospedale unico con tre unità operative complesse, senza sovrapposizione dei servizi e trasparente nelle finalità».

La nota poi prosegue con l’analisi fatta dai primi cittadini, i quali hanno auspicato un percorso condiviso, in grado di valorizzare le professionalità presenti nelle tre strutture, mettendole nelle condizioni di lavorare al meglio per soddisfare le esigenze del territorio.

I tre sindaci si impegneranno in un percorso di monitoraggio e comunicazione (nei confronti dei cittadini) evidenziando la necessità di sostenere l’intero progetto con una programmazione chiara delle scelte (Mangialardi), di integrare le funzioni per garantire l’operatività delle strutture (Bacci) e di convergere su una direzione condivisa in un percorso che sarà lungo e non semplice (Santarelli).

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