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Cronaca

FABRIANO Václav Havel, dal passato uno sguardo verso il futuro

Una mostra a palazzo del Podestà dall’1 al 21 febbraio

 

FABRIANO, 1 febbraio 2020 – Ma chi sono in realtà questi dissidenti? Da dove nasce la loro opposizione e che senso ha? Possono in definitiva cambiare qualcosa? Con questi interrogativi Václav Havel apre “Il potere dei senza potere”, lo scritto che lo rese celebre e che terminò nel 1978, pochi mesi prima di essere arrestato.

A distanza di 40 anni dalla pubblicazione del libro “Il potere dei senza potere”, l’attualità del tema trattato da Václav Havel è evidente: il ruolo politico della verità, il protagonismo della società e la forza di cambiamento della vita nella verità.

Per iniziativa della Fondazione Costruiamo il Futuro e della Fondazione Aristide è Merloni Fabriano ospiterà dall’1 al 21 febbraio nel Palazzo del Podestà la mostra “Il potere dei senza potere. Interrogatorio a distanza con Václav Havel” curata da Ubaldo Casotto e Francesco Magni. La mostra ha il patrocinio del Comune di Fabriano e la Targa del Presidente della Repubblica.

La mostra è stata inaugurata questa mattina, presenti il sindaco di Fabriano Gabriele Santarelli, il Vescovo emerito Giancarlo Vecerrica, il presidente della fondazione Merloni Francesco Merloni, il Rettore dell’Università di Camerino prof. Claudio Pettinari ed il curatore Ubaldo Casotto.

La mostra è una lunga intervista postuma ad Havel, con domande poste da giovani di oggi è risposte rigorosamente tratte dai suoi libri e dai suoi discorsi. Si spazia dalla Primavera di Praga del 1968 alla sua elezione a presidente del 29 dicembre 1989, da Charta 77 agli anni di prigione, dal significato del dissenso nei Paesi dell’Est al valore dell’integrazione europea, dal compito della politica alla centralità dell’uomo nell’economia.

«Nel trentennale della caduta del muro di Berlino – dichiara Francesco Merloni, presidente della Fondazione Aristide Merloni – abbiamo voluto ospitare questa mostra su Václav Havel, stupenda figura di uomo che si è battuto per la libertà del suo popolo, prima da dissidente, più volte incarcerato, e poi da uomo delle istituzioni, come presidente della Repubblica cecoslovacca prima e Ceca dopo la separazione dei due paesi, dal 1989 al 2003. È impressionante rileggere oggi quell’esperienza e vedere come quel regime, che all’epoca ritenevamo inscalfibile, sia caduto senza violenza, grazie a manifestazioni assolutamente pacifiche».

L’8 febbraio alle ore 11, nella sala del Consiglio comunale di Fabriano (Palazzo del Podestà) si terrà il convegno “Vaclav Havel, nostro contemporaneo”, con interventi dell’ambasciatore ceco in Italia Hana Hubackova, di Francesco Merloni, Maurizio Lupi, Enrico Letta, Giuseppe De Rita (presidente del Censis) e del costituzionalista Andrea Simoncini (preside della Facoltà di Giurisprudenza a Firenze).

Moderatore del convegno sarà il direttore del “Corriere Adriatico” Giancarlo Laurenzi.

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«Havel – ha dichiarato Maurizio Lupi, presidente della Fondazione Costruiamo il futuro – è un personaggio che con la sua testimonianza mi motivò molto nel mio impegno politico, lessi il suo saggio sul dissenso, “Il potere dei senza potere” nel 1979, da giovane universitario, e penso che il suo messaggio, proprio perché insiste sulla centralità dell’uomo, sulla sua responsabilità, sulla preminenza della vita rispetto alla politica, sul mettersi insieme fra diversi invece che dividersi in nome di ideologie astratte, sia un messaggio molto attuale che lo rende una persona che anche i giovani d’oggi possono incontrare e che può dare loro quelle ragioni, quell’esempio che li spinga a impegnarsi per il bene comune e la cosa pubblica. Io sono molto grato a Francesco Merloni per aver voluto portare questa Mostra a Fabriano, così come ringrazio il sindaco Gabriele Santarelli per l’ospitalità che ci accorda».

(redazione)

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