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Cronaca

Falconara Addio a Roberto Frullini, bontà e sensibilità il suo stile di vita

Testimonianze di affetto, di amore, di vicinanza, di profondo dolore per lui che è sempre stato al fianco di chi soffre di malattie degenerative muscolari

di Gianluca Fenucci

Falconara, 11 dicembre 2022 – Non era certo il respiratore a far sì che Roberto Frullini, morto a 56 anni sabato alle 21 all’ospedale di Torrette, fosse attaccato alla vita in maniera così viscerale e tenace.

Frullini era un esempio di generosità, di altruismo e di amore per il prossimo. Malato da quando aveva 3 anni di distrofia muscolare dei cingoli, non si è mai arreso e ha sempre lottato per conquistarsi la stima e la fiducia di tutti.

E le testimonianze di affetto, di amore, di vicinanza, di profondo dolore che vengono da ogni parte testimoniano più di mille parole che Frullini i suoi obiettivi li aveva raggiunti.

«Roberto era una bella persona – dice costernato Antonio Mastrovincenzo, consigliere regionale Pd e amico personale di Frullini – l‘ho sempre apprezzato per la tenacia, il coraggio, l’impegno, la passione. A lui, che resta un esempio per tutti, mi legano tanti ricordi, in particolare relativi ai 5 anni in cui sono stato presidente del Consiglio regionale: il percorso per la costituzione a Torrette del centro NeMO, che si prende cura di pazienti con malattie neuromuscolari, a cui teneva tantissimo, i progetti dedicati alle persone affette da disfagia, il confronto sulle politiche della Regione».

Antonietta Carlino che da 10 anni era l’assistente domiciliare privata di Frullini è distrutta dal dolore.

«Ero le sue gambe, le sue braccia, il suo respiro – dice tra le lacrime – ero perfino il suo termometro perché avvertivo anche quando sentiva freddo prima che lui me lo dicesse. Era molto attaccato alla vita e amava noi, i suoi assistenti personali, si impegnava per i nostri diritti, i miei e quelli di Luca Cocilova, il suo altro assistente fisso. Lui era vicino a tutti e spesso si dimenticava di se stesso. Era una persona molto intelligente ma era così preso dal suo lavoro che dovevamo ricordargli perfino di prendere le medicine. Lavorava anche di notte».

Roberto Frullini con Antonietta la sua assistente personale

Roberto Frullini era lo storico leader della Fondazione Paladini che si occupa di malattie neuromuscolari, era stato anche presidente di Confcooperative Federsolidarietà Marche per qualche tempo, era presidente della cooperativa Grafica&Infoservice e direttore di NeMO, una grande innovazione all’insegna della sussidiarietà tra pubblico e privato.

«Era la persona più buona e generosa che abbia conosciuto – sottolinea Antonietta Carlino – con un carisma incredibile e sempre molto vicino ai giovani: per diversi di loro è stato un’ancora di salvezza. Era lui il vero consulente familiare di tutti e non si lamentava mai. Non meritava di andarsene così».

Antonietta Carlino è amareggiata da alcuni episodi accaduti in ospedale. Non accusa nessuno ma si sarebbe aspettata maggior sensibilità e attenzione verso un uomo che aveva fatto della bontà e della sensibilità il suo stile di vita.

«Il 24 novembre era positivo al Covid, il suo cuore era affaticato e lunedì scorso aveva avuto un arresto cardiaco. L’ho rianimato col massaggio cardiaco e lui aveva reagito fino all’arrivo del 118: si era ripreso ma non appieno. Lo abbiamo portato in ospedale, prima al pronto soccorso e poi a medicina d’urgenza. L’ho seguito anche al reparto Covid: non beveva, non mangiava e la situazione è peggiorata. Non accuso nessuno ma dico che alcuni operatori dovrebbero essere più umani: Roberto ha dovuto lottare contro una burocrazia maledetta che non consentiva neppure di usare il sollevatore. E dire che eravamo stati in Salento all’inizio di novembre perché lui voleva comprare una casetta dove è più caldo ed io, essendo salentina, conosco bene la zona».

I messaggi di cordoglio si susseguono: tra i tanti quelli di Mauro Uliassi, chef stellato amico di Frullini, che partecipava attivamente alla raccolta fondi per il centro NeMO.

«Uliassi è un uomo di gran cuore, preparava anche le pappine per Roberto».

E poi le parole del sindaco Stefania Signorini.

«Di Roberto, oltre alla tenacia nella battaglia contro la malattia, mi ha colpito l’impegno decennale portato avanti giorno dopo giorno affinché la malattia non fosse una barriera per nessuno, nel campo del lavoro, della vita sociale, dell’accesso ai servizi. Ha lanciato e guidato progetti, realtà imprenditoriali, fondazioni perché aveva tutte le caratteristiche del leader: intelligente, brillante, lungimirante. Aveva chiaro dove dovesse andare e come arrivarci e nel suo percorso ha sempre spronato chi restava indietro, perché era proprio questo il senso del suo viaggio».

Cordoglio anche da parte dell’Unione italiana lotta alla distrofia muscolare di Ancona e dell’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini che ricorda come Frullini «si è sempre battuto e speso con non comune capacità, intelligenza e leggerezza; perdiamo un uomo intelligente e sensibile, una vera risorsa nonostante la sua condizione di sofferenza».

Roberto Frullini lascia il padre Mario di 88 anni, la mamma Gabriella di 80, gli assistenti e gli amici. La camera ardente sarà allestita domani, lunedì 12 dicembre alle ore 14.30 presso la Casa funeraria Pieroni e il funerale si terrà martedì 13 dicembre alle 14.30 presso la chiesa parrocchiale Santissimo Rosario di Falconara.

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