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Falconara Ancora esalazioni maleodoranti

Comitato Mal’Aria e l’organizzazione di volontariato Ondaverde: «Siamo indignati di fronte alla pretesa di parlare di “anomalie” anziché di “incidenti” contenuta nella comunicazione della raffineria al Comune»

Falconara – Anche ieri mattina si sono avvertite esalazioni industriali maleodoranti. Il comitato Mal’Aria e l’organizzazione di volontariato Ondaverde sottolineano come «dalle ore 5.30 circa abbiamo ricevuto segnalazioni da persone residenti a Falconara che lamentano aria irrespirabile all’interno delle proprie abitazioni, dalle zone di mezza costa, via Galilei, Colombo, Falconara Alta e altri luoghi».

«Olezzi di idrocarburi entrati dentro le camere da letto e altri spazi abitativi invasi da aria pesante, molesta, sgradevole in bocca, che ha destato il sonno di numerose persone. Stiamo invitando – affermano Mal’Aria e Ondaverde – a segnalare ai carabinieri del Noe di Ancona l’ulteriore episodio, che segue quelli degli ultimi giorni. Siamo indignati di fronte alla pretesa di parlare di anomalie anziché di incidenti contenuta nella comunicazione di ieri della raffineria al Comune di Falconara, comunicazione peraltro cronologicamente e pubblicamente emersa solo dopo le segnalazioni effettuate giovedì mattina da numerosi cittadini».

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Le proteste fanno seguito a quelle inerenti la notte tra l’11 e il 12 luglio e il mattino del 13 luglio quando in diverse zone della città si sono avvertite forti esalazioni.

I consiglieri di opposizione Marco Baldassini, Annavittoria Banzi, Laura Luciani, Francesco Mancinelli, Loredana Pettinelli e Lara Polita avevano inoltrato giovedì una formale protesta perché «i residenti di Fiumesino sono stati ammorbati da forti esalazioni industriali maleodoranti che, a folate, sono penetrate dentro le abitazioni»

Alcune persone, tra cui un bambino, avevano accusato bruciori alla gola, nausea e vomito.

«Come forze di opposizione non ci interessa se quanto accaduto è classificato anomalia o incidente. Il punto è che i cittadini di Falconara sono insopportabilmente costretti a essere parte dei cicli produttivi delle industrie insalubri di cui il territorio è intriso. I falconaresi – secondo i consiglieri di minoranza – sono trattati come effetti collaterali dei processi produttivi. È questo ciò a cui deve essere posto fine. È qui che i controllori e chi autorizza hanno compiti ineludibili, per prevenire anomalie o incidenti! E l’Amministrazione deve fare la parte che non ha fatto in questi anni, attivandosi prontamente e non limitandosi a scrivere poi la solita letterina agli enti sovracomunali».

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