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Falconara Esalazioni, l’Ast: «Valori benzene paragonabili a quelli delle aree urbane»

Guasto al circuito delle acque di refrigerazione degli impianti della raffineria, dall’Azienda sanitaria è arrivata una prima risposta alle richieste del Comune in merito a potenziali pericoli sulla salute

Falconara – Dall’Ast di Ancona è arrivata una prima risposta sugli effetti delle esalazioni avvertite dalla popolazione nella giornata di giovedì 13 luglio, quando è stato accertato un guasto che ha interessato il circuito delle acque di refrigerazione degli impianti della raffineria.

L’Azienda sanitaria territoriale riferisce che, sulla base dei dati registrati dalle centraline Arpam per il monitoraggio dell’aria, in concomitanza con le esalazioni sono stati registrati «valori lievemente superiori di composti volatili non metanici e acido solfidrico rispetto a quelli rilevati in assenza dell’evento, ma tali da generare la percezione di odori molesti lamentata dalla popolazione. Riguardo al benzene, sostanza che dal punto di vista sanitario è considerata un indicatore di tossicità delle emissioni prodotte da un impianto di raffineria, le centraline hanno registrato valori paragonabili a quelli che si riscontrano in aree urbane (2 milligrammi per metro cubo comunicato come valore massimo)».

L’Ast riferisce anche di aver contattato anche il 118 per avere informazioni su eventuali richieste di soccorso e che la situazione rappresentata è stata «di normale routine, non riscontrando particolari criticità dalla giornata del 13 luglio» al pomeriggio del 14.

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«Fermo restando il disagio sicuramente avvertito dalla cittadinanza – conclude la nota – dalle informazioni al momento disponibili non vi sono particolari evidenze che possano suggerire problematiche di carattere sanitario».

L’Ast era stata coinvolta dal sindaco Stefania Signorini sin dai minuti successivi alle prime segnalazioni dei cittadini, nella mattinata di giovedì 13 luglio, quando l’ente ha scritto a tutte le autorità competenti, nazionali e regionali, per segnalare il fenomeno e chiedere gli approfondimenti necessari, sia in merito alle cause tecniche, sia soprattutto riguardo alle conseguenze del fenomeno sulla salubrità dell’aria e sulla salute dei cittadini. La lettera è stata redatta dopo un sopralluogo dei tecnici dell’Ufficio ambiente a Fiumesino, quartiere dal quale è arrivata la gran parte delle segnalazioni.

Nella mattinata del 14 luglio il sindaco Signorini ha inoltrato un’altra richiesta, indirizzata alla raffineria Api, per ottenere con urgenza una relazione dettagliata sull’accaduto, sulle sostanze coinvolte, sulle emissione provocate e sui tempi di ripristino delle normali condizioni.

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