Segui QdM Notizie

Attualità

GENGA “COME IN UN LIBRO DI GIULIO VERNE”, ALBERTO ANGELA RACCONTA FRASASSI

“Un viaggio nella scienza e nella meraviglia”

 

GENGA, 3 aprile 2019 – Un patrimonio da tramandare, per meravigliarsi e per meravigliare chi verrà: questo il cuore delle “Meraviglie” di Alberto Angela e dell’esplorazione delle grotte di Frasassi nella puntanti di ieri sera trasmessa  da Rai 1.

Prima Parma, con la cattedrale ed il battistero ad incantare per i primi minuti i telespettatori. Poi, finalmente, le Grotte di Frasassi, un complesso di caverne e cunicoli che si estende per chilometri all’interno delle montagne dell’Appennino marchigiano. Con “puntata” anche a Macerata, per raccontare le origini dello Sferisterio.

Un racconto partito dalla storia profonda di Genga e della gola di Frasassi, con le storie delle prime comunità umane a popolare queste aree.

“Nel cuore di questo montagne si nasconde un tesoro”

Un paesaggio fiabesco all’esterno, prima raccontato dalla voce di Francesco Pannofino, per poi entrare nel cuore della montagna con la visione dell’impressionante Abisso Ancona. “Da rimanere a bocca aperta”.

E poi il racconto della scoperta fatta dal gruppo Cai di Ancona (con calata dimostrativa dall’accesso originario alle grotte) con la scoperta dell’immensità, con i dettagli della grotta grande del vento, ambiente talmente vasto da contenere il Duomo di Milano ed il tempo per “costruire” i Giganti e tutte le stalattiti e le stalagmiti.

Alberto Angela @ grotte di frasassi 3 Alberto Angela @ Grotte di Frasassi rai 1 Alberto Angela @ grotte di frasassi Cesare Bocci Genga Valadier Infra Saxa Macerata Sferisterio
<
>
Cesare Bocci racconta la prima esperieza da turista all'interno delle Grotte

A rendere il viaggio ancora più suggestivo, la voce della soprano armena Maria Sardaryan per cantare Rossini (lirica, ancora, dopo Parma con il teatro Farnese ed il teatro Regio) e l’attore Cesare Bocci che ha raccontato la meraviglia della scoperta, con gli occhi prima del ragazzo leggendo i giornali e poi da turista esplorando quanto fatto dalla natura nei millenni.

Un luogo di rara bellezza, – ha commentato poi Angela – una cattedrale del tempo dove proprio il tempo è l’architetto ed il tempo è anche il viaggio che si compie analizzando il tasso di crescita delle stalagmiti, con gli ultimi 10 centimetri di crescita verticale a rappresentare una porzione di storia per noi importante, ma piccolissima rispetto a quella passata”.

(s.s.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA

News