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Cronaca

JESI “Jesi a muso duro”, l’omaggio dimenticato dei nostri artisti alla città (video)

Oggi ricorre il quarto anniversario della presentazione ufficiale del video: «Un biglietto da visita elegante, emozionante e suggestivo», che fine ha fatto?

JESI, 21 novembre 2020 – “Jesi a muso duro”, a quattro anni precisi dalla sua presentazione ufficiale (21 novembre 2016) è stato il video più bello al quale abbia mai preso parte.

Un insieme di “artisti” locali hanno lavorato sodo per registrare, ovviamente nei giorni in cui negli studi Pink House di Francesco Sardella, verso Monsano, un incanto, si poteva lavorare.

I nomi di tutti scorreranno più avanti; veder nascere in sei, sette mesi un video così bello (scusate l’immodestia) è una cosa che non potrò scordare, davvero, ci ripenso anche di notte, quando scendo dal letto perché ho sentito un rumore nel garage, ho sete improvvisa o debbo chiudere la finestra ma in realtà debbo fare tanta plin plin.

I momenti di riflessione! Non ci conoscevamo tutti, adesso ve li ricordo, tanto mi ricordo.

Ari-grazie a Marco Gigli e Mauro Gozzi, per l’ideazione, arrangiamenti e direzione artistica, a Francesco Sardella, registrazioni e direzione musicale, Aglaja, photo&video, riprese e montaggio, e poi Matteo Stronati, Leonardo Bolognini, Simone Grassi, Saverio Santoni, LucaCiatta” Ciattaglia, Claudia Cingolani, Mario Barchiesi, Marco Marani, Luca Mancini, Claudio Bevilacqua, Davide Battenti, Marco Tarantelli, Gastone Pietrucci, Riccardo Bottegal, Alessandro Piccioni, Michele Bramucci, Andrea Accoroni, David Uncini, Max Pirani, Marino Carotti, Giuliano Pietroni, Valeriano Ulissi, Federico Zannini, Riccardo Copparoni, Giovanni Zannini, Piergiorgio Memè, Mario Sardella, Giovanni Filosa (gli ultimi tre gli Onafifetti).

“Jesi a muso duro”, foto di gruppo con il sindaco Massimo Bacci e il vice Luca Butini

E il coro voci bianche Gaspare Spontini diretto da Silvia Moretti.

Perché ne riparliamo oggi? Per nostalgia? Quella alla fine si supera, è che oggi ricorre il Quarto (come diceva Garibaldi) anniversario della presentazione ufficiale del video nella sala comunale di Jesi. Tutti restarono di sasso, c’è chi definì il complesso lavoro di edizione, di nuovo arrangiamento ed esecuzione di uno dei capolavori di Pierangelo Bertoli, carico di significati, «un biglietto da visita elegante, emozionante, suggestivo, che presenta Jesi non solo nei suoi tratti più belli, nei suoi panorami e scorci, nei suoi monumenti e nei suoi luoghi: la presenta anche su un vassoio di emozioni».

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Mia grande emozione il girare la scena in cui noi Onafifetti abbiamo cantato, sotto al Chiostro Sant’Agostino, proprio dove sono nato io! Sic! Mi piacciono le ricorrenze, tranne quelle delle marce o dell’erezione dei muri.

screenshot video "Jesi a muso duro"

Ma se oggi ne scribacchio qualche cosa è perché l’onda lunga delle possibilità di far girare quel video come “promozione” per la nostra città, cosa che fu ampiamente e pubblicamente dichiarata, è finita nel dimenticatoio.

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È un peccato, oggi tutti noi che abbiamo preso parte alla realizzazione di questo video, dovremmo ricordarci che lavorare per la nostra città è sempre un onore, non un modo di dire, e le immagini bellissime che raccontano scorci in chiaroscuro dei luoghi più magici di Jesi, che ha sempre lottato nei secoli “A muso duro”, come anche in questo terribile momento di emergenza Covid, non ce le toglierà mai nessuno dalla mente e dagli occhi.

Il dispiacere è che non sapremo mai in quale cassetto di quale ufficio di quale Ente o Istituzione, sia finito.

Buon “A muso duro a tutti gli amici che c’erano e che saranno sempre una parte sostanziale dell’amore verso la nostra città.

Giovanni Filosa

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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