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Cronaca

Jesi A scuola si impara all’aperto, nasce il Giardino Sensoriale

Le esperienze di due scuole dell’infanzia Gola della Rossa e Isola Felice, realizzate con l’Oasi di Ripa Bianca e Wwf, in partenza anche un progetto all’Ic Federico II

di Tiziana Fenucci

Jesi, 5 febbraio 2023Spirali di piante officinali, giardino per farfalle e insetti impollinatori, aiuole di terra da toccare e sperimentare, percorsi sensoriali da attraversare a piedi nudi: da piccoli si apprende con i sensi e il corpo.

Alle scuole dell’infanzia Isola Felice e Gola della Rossa, dell’Ic Carlo Urbani, si sperimenta così, stando all’aria aperta e sfruttando le potenzialità del giardino scolastico, grazie al progetto Terra e emozioni – giardino sensoriale, realizzato dalle referenti dell’istituto Loredana Tavoloni e Sibilla Giaccaglia, con la collaborazione dell’Oasi di Ripa Bianca e del Wwf.

«Le insegnanti avevano partecipato a un corso di didattica all’aperto e ci hanno chiesto di aiutarle a migliorare il giardino scolastico nell’ottica di renderlo uno spazio didattico – ha spiegato Darina Vitali, responsabile del Centro educazione di Ripa Bianca – così abbiamo progettato insieme come allestire lo spazio, creando tante aree diverse, utili a stimolare i sensi del bambino, che proprio in questa fascia d’età, apprende attraverso l’esperienza sensoriale».

Nel giardino della scuola d’infanzia Gola della Rossa sono stati realizzate un’aiuola a spirale fatta di piante officinali, due orti rialzati, mangiatoie per uccelli e animali, nidi artificiali. C’è anche il giardino delle farfalle in cui si trovano piante e fiori che attirano le farfalle e gli insetti impollinatori.

Nel giardino della scuola Isola felice esisteva già un orto a cui sono stati aggiunti due vasconi di terra di consistenza e colore diverso, per l’esperienza tattile dei bambini, un percorso sensoriale da attraversare a piedi nudi e anche qui, il giardino delle farfalle, le mangiatoie e nidi artificiali per gli uccelli.

I giardini delle due scuole dell’infanzia, situate sul retro del centro commerciale La Fornace, sono adiacenti tra loro e confinano con il Parco del Ventaglio, un’area verde molto rigogliosa e ricca di insetti e animali. Poco distante c’è anche un boschetto di noccioli popolato da scoiattoli, insomma una vera oasi naturale che ha trovato una giusta valorizzazione grazie a questo progetto.

«Questi giardini avevano bisogno di essere risistemati – ha spiegato Loredana Tavoloni, insegnante dell’Isola Felice e referente del progetto insieme a Sibilla Giaccaglia, insegnante di Gola della Rossa – dopo aver partecipato al corso di didattica all’aperto che abbiamo seguito durante il periodo della pandemia, ci siamo appassionate a queste attività, decidendo insieme al dirigente scolastico di trovare i fondi necessari ad attuare il progetto, con l’aiuto dell’Oasi di Ripa Banca e del Wwf».

La didattica all’aperto stimola e favorisce lo sviluppo della manualità, la valorizzazione degli altri sensi, il movimento, la capacità di concentrarsi, formulare prime ipotesi logico-matematiche e garantisce tempi distesi per il gioco. È essenziale per lo sviluppo dell’identità e per entrare in relazione con gli altri e con l’ambiente, nel rispetto dei ritmi di ognuno, hanno spiegato le referenti.

«Lo spazio esterno si è rivelato prezioso durante la pandemia, periodo in cui abbiamo cercato di portare fuori i bambini il più possibile sfruttando sia i giardini scolastici che il Parco del Ventaglio. I bambini sono ormai abituati a uscire  ognuno ha i sui stivali da infilare all’occorrenza, e anche i genitori, che inizialmente avevano qualche perplessità sul freddo, o timore che i bambini si potessero ammalare, hanno invece apprezzato l’iniziativa, nel vedere che i bambini si irrobustivano ed erano entusiasti delle attività svolte», ha raccontato Loredana Tavoloni.

«Prima di aver progettato questo spazio, facevamo comunque l’orto, tutti gli anni, per i bambini è fondamentale vedere il ciclo di sviluppo della pianta, dal seme al fiore al frutto. Frutti che poi abbiamo anche assaggiato, come finocchi, patate a cavoli, introducendo tante nozioni di educazione alimentare e rispetto per l’ambiente», ha spiegato l’insegnante.

Tenere un orto o un giardino offre infatti tanti insegnamenti, come il prendersi cura degli altri esseri viventi, il rispetto della natura e l’educazione alimentare.

«Stare nella natura è parte integrante della vita dei bambini e inserire questa esigenza in uno spazio educativo è meraviglioso. Le conoscenze apprese per esperienza diretta si fissano in memoria in modo profondo rispetto a leggere le nozioni solo su un libro».

«Stiamo attivando progetti simili anche in altre scuole ha aggiunto Darina Vitali – proprio in questi giorni abbiamo iniziato i lavori nel giardino dell’Ic Federico II, in cui grazie al Pon, Programma operativo nazionale, scolastico Edu Green, realizzeremo due aule verdi che saranno ultimate a marzo».

In generale c’è un forte interesse delle scuole del territorio a rivalutare i giardini scolastici, che si stanno rivelando spazi preziosi per la didattica all’aria aperta. Lo spazio esterno rappresenta un ambiente educativo più stimolante di quello interno.

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