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Cronaca

Jesi Addio piccola Irene, «la vera disabilità è quella del cuore»

Nella chiesa di San Giuseppe i funerali della bimba di 8 anni scomparsa ieri, tanta gente per l’ultimo, commosso, saluto

Jesi, 4 marzo 2023La vera disabilità è quella del cuore.

Con questo pensiero consegnato dal vescovo Gerardo – che ha celebrato insieme al parroco don Giuliano Fiorentini e al vice don Luigi Reccia – ai tanti che hanno partecipato al rito religioso, si è conclusa la cerimonia funebre della piccola Irene Spaccia, 8 anni, volata in Cielo ieri.

Un pensiero che già la mamma Emanuela aveva espresso ricordando la sua dolce bambina alla fine della messa, con parole struggenti permeate da quel dolore che, almeno adesso, non trova pace. Quella pace che Irene portava nel suo nome.

La chiesa di San Giuseppe ha accolto in silenzio la bara bianca, deposta ai piedi dell’altare, adornata di fiori e con la sua fotografia dalla quale si stagliava un biglietto con su scritte una domanda e una risposta che racchiudevano tutto l’universo di Irene: qual è il momento più felice della tua giornata? Sempre!!!! Mi hai mai visto triste?

Perché Irene, pur con le grandissime difficoltà che la sua troppo breve esistenza le aveva assegnato, la vita l’amava davvero. Lei stessa era un inno alla vita.

«Nostra figlia era amore puro e gioia – ha ricordato la mamma – perché chi ama non può che essere gioioso. Era accogliente, e con la sua carrozzina si fermava sempre sulla soglia della porta di casa per accogliere chi entrava. La sua era un’intelligenza brillante, un vero diamante, era simpatica, unica, un’assenza, ora, insopportabile».

Irene la sua grande eredità, a chi rimane, l’ha lasciata, come la mamma ha voluto ricordare e come anche il vescovo ha voluto sottolineare: «La vera disabilità è quella del cuore».

(p.n.)

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