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Jesi Alla Libera Università per Adulti si parla di don Milani

Giovedì 11 aprile l’incontro con un suo ex alunno, lo scrittore Paolo Landi, dal 16 aprile inizia anche la mostra di acquerello e disegno degli allievi della Luaj

Jesi – Continua l’attività, diretta a tutta la cittadinanza, della Libera Università per Adulti di Jesi.

Questa volta lo scrittore Paolo Landi, alunno di don Milani, parlerà del sacerdote e insegnante che dal nulla a Barbiana, nel Mugello, in provincia di Firenze, ha fondato la sua scuola popolare per i ragazzi più poveri: giovani operai e contadini.

L’appuntamento giovedì 11 aprile alle 16, presso la sede Luaj (foto in primo piano), in piazzale San Francesco, per un approfondimento importante su un tema particolarmente interessante, la storia e l’operato della scuola di Barbiana e l’eredità lasciata da don Lorenzo Milani, sempre al fianco dei più deboli dal lontano 1947, quando venne consacrato sacerdote.

Paolo Landi, per molti anni protagonista della vita sindacale del nostro Paese, è stato testimone diretto di questa realtà, dopo essere arrivato a Barbiana. Solo per ricordare l’impegno civile del relatore, basta dire che nel corso degli anni ha ricoperto cariche di rilievo nella Cisl, ha fondato l’associazione di consumatori “Adiconsum” e poi la Fondazione per il consumo sostenibile, oltre a collaborare con il Comitato etico “Coop Nordest” e divenire membro della Fondazione “Don Lorenzo Milani”.

Insomma, un incontro diretto con chi, come recita il titolo dell’iniziativa della Luaj, conosce “La scuola di Barbiana e l’eredità di don Lorenzo”.

Solo per anticipare brevemente e senza approfondire il pensiero e l’eredità lasciata da don MIlani, vale la pena ricordare che proprio alla scuola di Barbiana si forma una repubblica nella quale i partecipanti sviluppano un potere che parla al mondo con parole di giustizia e profezia.

Landi, che ha scritto alcuni libri su don Milani, ha più volte affermato come abbia deciso di farlo per spiegare come, per don Milani, aspettare che il sistema cambiasse fosse stato solo un alibi per tacitare la proprie coscienze.

Solo rimboccandosi le maniche si possono cambiare la scuola, il lavoro, la società e che la leva è influire sugli altri con la parola e con l’esempio. Un argomento quanto mai attuale che conferma come il presidente della Luaj Gabriele Fava e tutti quelli che si impegnano nell’attività dell’Università jesina, anche rimanendo dietro le quinte, cerchino di animare il dibattito socio culturale della città, a favore di tutti.

Ma la Libera Università per Adulti non si limita solo a far ascoltare ai suoi iscritti lezioni e approfondimenti, li coinvolge anche in corsi particolarmente interessanti. Ecco allora che dal 16 aprile, data di inaugurazione alle ore 17.30, al Palazzo di Convegni, si potranno vedere gli elaborati di acquerello e disegno degli allievi che hanno partecipato ai laboratori coordinati dai professori Angela Pedonesi e Carlo Cecchi.

La mostra rimarrà aperta fino al 22 aprile con orario dalle 10 alle 12.30 di mattino e dalle 17 alle 20 di sera, ovviamente con ingresso libero. Nuove iniziative per tutta la città.

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