Jesi Palio di San Floriano, iniziati gli allestimenti delle mura

Jesi – A meno di un mese dal via della 27ma edizione del Palio di San Floriano, sono iniziati gli addobbi a tema storico delle mura cittadine.

Ieri mattina gli addetti, con l’ausilio di un camioncino munito di cestello, hanno steso i drappi a Porta Valle, da dove poi proseguiranno per buona parte della cinta muraria.

Un’operazione che, però, è stata eseguita senza far spostare le auto sottostanti nonostante la brutta esperienza degli addobbi natalizi.

A novembre scorso, infatti, una grossa pietra era rovinata a terra dalla torre che sovrasta Porta Valle durante l’installazione delle luminarie e solo per un puro caso non ci furono conseguenza a persone e cose. Forse un po’ più di prudenza, visto il precedente, non guasterebbe.

L’edizione 2024 del Palio si articolerà con un ricco programma dal 3 al 12 maggio, e avrà come tema il #PalioDeiSogni. Lo slogan lanciato sui social dell’Ente Palio recita: Siete pronti a vivere un sogno?.

Non si tratta di una cosa buttata lì a caso, ma sulla quale gli organizzatori lavorano già da 4 anni. Il sogno coinvolgerà tutti i presenti che si ritroveranno davanti a un’atmosfera inedita e originale per una rievocazione storica che, in questa edizione, mescolerà la storia con l’immaginazione.

Tra gli eventi a margine che caratterizzeranno questa attesissima edizione numero 27, ci sarà il ritorno dello storico concorso pittorico dedicato alla scoperta di giovanissimi talenti, Giù Pé Sant’Anna. Inoltre, domenica 5 maggio debutterà il torneo degli arcieri, autentica chicca per il Palio jesino, che si terrà nella perfetta cornice del centro storico.

Il pre-Palio dal 3 all’8 maggio introdurrà il Palio di San Floriano vero e proprio con gli appuntamenti cardine dal 9 al 12 e con le sue taverne, i cortei, gli spettacoli, le competizioni e il solito bagno di folla.

La Scampanada de San Florià, fra le tradizioni prettamente jesine più sentite, si terrà sabato 4 maggio, giorno dedicato all santo co-patrono della città insieme a San Settimio.

La storia narra che il santo-contadino, nativo di Cingoli, fu sfidato dal demonio a una gara di velocità dalla Gola della Rossa a Jesi e tutte le campane della città avrebbero dovuto accogliere il vincitore suonando a festa. Una gara che il pastore cingolano vinse con largo margine entrando a Jesi, appunto, tra il suono delle campane a festa.