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Cronaca

Jesi Antonio Grassetti: «Quegli alberi pericolanti di via Tabano…»

La domanda di attualità presentata dal capogruppo di FdI al prossimo Consiglio comunale

di Redazione

Jesi, 27 settembre 2022 – Il capogruppo consiliare di FdI, Antonio Grassetti, ha presentato per il prossimo Consiglio comunale in programma a fine mese una domanda di attualità inerente via Tabano.

La questione verte sulla sicurezza di chi la percorre stante la presenza di un filare di alberi pendenti sulla strada perché radicati su una scarpata. Sollecitate anche da eventi atmosferici, infatti e come già accaduto, le piante costituiscono un potenziale rischio in quanto potrebbero abbattersi a terra.

«Conosco bene la via Tabano perché ci abito. Per questo non presenterò (almeno io) interrogazioni sullo stato pietoso della carreggiata, un’autentica grattugia grovierata, per evitare si possa sostenere che utilizzo il mio ruolo istituzionale “ad usum delphini”».

«Tuttavia mi preme assai porre l’attenzione -spiega Antonio Grassetti – su un altro aspetto, di natura oggettiva e urgentissimo, riguardante quella via. La sicurezza. Nella parte più in campagna, nei pressi del cimitero, sita nel lato sinistro per chi sale, c’è una lunga fila di grossi alberi, radicati sulla scarpata e per questo pendenti sulla strada. Il panorama è suggestivo, specialmente a primavera, quando il percorso si copre di un tetto di fogliame e fiori variopinti a deliziare le frequentissime passeggiate ed in estate offre il sollievo della sua lunga ombra a chi si è appena lasciato indietro la ben nota e assolata salita “de Tabà”».

Antonio Grassetti

«Tutto bene fino ai giorni ventosi e di pioggia. La terra della scarpata va progressivamente sgretolandosi ad ognuno di quegli eventi atmosferici, lasciando a chi osserva (e ci passa sotto con l’auto o a piedi) il fondatissimo timore che taluna di quelle piante, attualmente in posizione obliqua e con le radici sempre meno ancorate ad un terreno friabile, possa improvvisamente crollare sulla strada e su chi malauguratamente abbia la sventura di passarci sotto».

«Recentemente, sabato 17 settembre, un enorme piantone si è appunto rovesciato sulla strada appena pochi istanti prima che vi transitassi con l’automobile. Sostenere la necessità di prevenzione è già tardivo. Non è la prima volta, purtroppo, che si verificano tali situazioni e solo la fortuna (che però è tutt’altro che eterna) ha scongiurato danni, perfino irreparabili».

«Occorre quindi, a mio avviso, procedere quanto meno a una verifica a cura di esperti affinché giudichino se sia il caso di abbattere quegli alberi (secondo me oltre venti), ovvero di studiare qualsiasi altra soluzione alternativa che scongiuri il pericolo. Questo è il motivo che impone la domanda di attualità che presento con questo documento, convinto dell’urgenza data dal pericolo incombente siccome prospettato, chiedendo se sia intenzione dell’Amministrazione di disporre una perizia tecnica che, preso atto, valuti la sussistenza o meno del pericolo denunziato, suggerendo le soluzioni più opportune nel minor tempo possibile».

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