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Jesi

JESI BOTTI VIETATI, MA ALLA FINE NESSUNO CI HA FATTO CASO

Petardi anche in Piazza della Repubblica, nelle vicinanze del palco della festa

 

JESI, 2 gennaio 2018 – Per fortuna, la cronaca di Jesi non riporta notizie di feriti e contusi a causa dei “botti” di Capodanno. Sui Social però, sono in molti gli Jesini a denunciare il mancato rispetto dell’ordinanza comunale di divieto assoluto nell’accendere qualunque tipologia di oggetto pirotecnico.

In effetti da Piazza Indipendenza era stata emessa un’ordinanza perentoria in cui si vietava “a chiunque di far esplodere fuochi d’artificio, petardi, botti qualsiasi tipo, anche se di libera vendita”. Sanzione per i trasgressori prevista che variava dai 50 ai 500 Euro.

In generale i rumori molesti sono stati di certo minori a quelli uditi anni addietro, ma in alcune zone della Città gli “spari” non sono mancati,  e persino nelle adiacenze del palco allestito in Piazza della Repubblica (leggi l’articolo), dove per la festa di fine anno erano presenti Sindaco, Assessori e addetti all’ordine pubblico, c’è stato chi non ha saputo resistere alla chiassosa tradizione.

Eccessivi i paragoni con scenari da guerra; reali invece i traumi da spavento per cani e gatti di famiglia. A tal proposito si segnala la scomparsa di un cagnolino di due turisti giunti a Jesi in camper. Una “tolleranza zero” dunque, che sembra aver avuto in pratica solo effetti parziali, mentre non si riscontrano lamentele di piromani presi con l’accendino sulla miccia, in attesa di conoscere i dati sulle sanzioni ufficialmente emesse.

Marco Pigliapoco

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