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Cronaca

Jesi Consegna della Civica Benemerenza alla memoria di Aroldo Cascia

La pergamena del conferimento sarà ritirata dalla figlia Stefania domani durante la seduta del Consiglio comunale dove la figura dell’ex sindaco e senatore sarà ricordata da Ero Giuliodori

Aroldo cascia

Jesi – Sarà consegnata domani, martedì 27 febbraio, alla figlia Stefania, la pergamena del conferimento della civica benemerenza alla memoria di Aroldo Cascia (1937-2020).

L’appuntamento è in programma alle ore 17 durante la seduta del Consiglio comunale, con l’intervento commemorativo affidato al prof. Ero Giuliodori. 

Sindaco di Jesi dal 1975 al 1983 e successivamente senatore della Repubblica, Aroldo Cascia è stato una delle figure più autorevoli e rappresentative della vita amministrativa della città.

Ricordato nella seduta consiliare in cui si era votata l’attribuzione della civica benemerenza, dove era stata ripercorsa in particolare l’attività alla guida di Jesi, con i forti investimenti nei confronti delle opere pubbliche e dell’edilizia popolare, la nascita del quartiere Monte Tabor, la progettazione del Piano di recupero del centro storico e la crescita della zona industriale, la ricerca di servizi innovativi per disabili, l’attivazione degli asili nido e la creazione dei centri estivi di animazione culturale.

Nella motivazione della civica benemerenza si legge: “Politico militante, uomo delle istituzioni, insegnante, storico, intellettuale e protagonista dell‘Istituto Gramsci Marche, Aroldo Cascia è stato una guida per molti jesini che si sono avvicinati all’attività politica nella provincia di Ancona, uomo autorevole impegnato con encomiabile dedizione nella cosa pubblica, nella storia repubblicana in anni di cambiamenti storici e istituzionali che hanno toccato il nostro Paese”.

Il sindaco Lorenzo Fiordelmondo, che domani consegnerà alla figlia la pergamenza, ricorda come «Aroldo Cascia è stato un punto di riferimento sotto tanti aspetti, in particolare per il valore della sua militanza, per la capacità di lettura delle vicende storiche e sociali del nostro Paese e per aver saputo guidare in maniera puntuale i cambiamenti della città».

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