Segui QdM Notizie

Cronaca

Jesi Consulta per le donne, Gianfranca Schiavoni: «Passione e condivisione»

Gianfranca Schiavoni

La presidente: «Lavoriamo per armonizzare le differenze, confidiamo di condividere gli obiettivi anche con l’Amministrazione comunale»

di Tiziana Fenucci

Jesi, 9 novembre 2022 – I progetti della Consulta per le donne raccontati dalla voce di Gianfranca Schiavoni, la presidente, e presidente Asp Ambito 9, dopo il confronto tra le parti politiche sul destino della Consulta nel corso dell’ultimo Consiglio comunale, fa il punto sui valori e le attività in programma.

«Lo scorso giovedì c’è stato un incontro dell’Assemblea della Consulta con il sindaco Lorenzo Fiordelmondo – spiega – il quale ci ha dato piena autonomia d’azione nel portare avanti le attività programmate, prima tra tutte l’organizzazione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, fissata per il 25 novembre».

L’incontro con Lorenzo Fiordelmondo, che attualmente ha la delega dell’assessorato alle pari opportunità, è stato l’occasione per raccontare le attività svolte finora dalla Consulta, come gli eventi di sensibilizzazione in occasione del Giro d’Italia e il progetto in partenza nelle scuole.

«Circa un anno fa – racconta Gianfranca Schiavoni – abbiamo avviato l’organizzazione di questa iniziativa con le scuole, che coinvolge tutti gli istituti superiori di Jesi e quelli della Vallesina, in particolare delle classi seconde, per un totale di circa 700 ragazzi e 32 classi, le prime lezioni sono partite in questi giorni».

Un progetto che ha visto scendere in campo la cooperazione di vari soggetti istituzionali, tra cui l’Asp come capofila, che ha coinvolto la Consulta, la Casa delle donne e la Consulta delle giovani generazioni, per promuovere incontri di sensibilizzazione sul tema della violenza sulle donne.

«Si tratta di incontri di due ore in cui le esperte affrontano con i ragazzi la violenza di genere raccontando, ad esempio, fatti di cronaca, episodi realmente accaduti, per smascherare quelle azioni, attitudini o parole che sembrano far parte dell’uso comune ma che in realtà  nascondono atteggiamenti violenti e che come tali vanno decodificati. Abbiamo scelto le classi seconde proprio perché ci sembra la fascia di età in cui i giovani sono più impreparati alla vessazione di comportamenti violenti e vanno aiutati nel riconoscerli e nel trovare gli strumenti per difendersi».

«Passione e condivisione di intenti animano le attività di progettazione della Consulta per le donne e le pari opportunità, che ha come obiettivi la valorizzazione delle donne, l’uguaglianza di genere, difendere le donne dalla violenza, diffondere la cultura delle pari opportunità e di inclusione contro ogni forma di discriminazione, a favore della libera scelta sessuale, delle pari opportunità per la disabilità».

«Una ricchezza di contenuti e progetti che ora attende le disposizioni della nuova Amministrazione comunale per poter procedere con le attività «ci teniamo che il lavoro svolto nell’ultimo anno e mezzo non vada perso – ha detto la Presidente – e che l’Amministrazione apprezzi il valore di ciò che ha fatto la Consulta fino ad oggi».

«Un lavoro animato da valori e progetti condivisi, in cui anche gli uomini hanno mostrato la loro sensibilità nel sostenere le attività in programma, perché escluderli quando si parla di violenza di genere sarebbe un atteggiamento retrogrado. Il nostro lavoro come Consulta è un impegno lontano da visione politiche, che ci spinge, come nel caso dell’ultimo progetto nelle scuole, a ricercare l’armonizzazione delle differenze, anche quando i punti di vista sono molteplici, nella condivisione dei principi e dei valori. Una linea che ci auguriamo di poter mantenere e condividere anche con la nuova Amministrazione, perché nell’organico del direttivo manca all’appello la consigliera della maggioranza».

©riproduzione riservata

News