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Cronaca

Jesi Consulta per le donne, Marialuisa Quaglieri: «Maggioranza incoerente»

Nel direttivo entrasolo l’ex assessora, della minoranza, la maggioranza non propone candidati: «Nessuna candidatura per un organo che vogliamo modificare», ha spiegato Agnese Santarelli

Jesi, 8 novembre 2022 – E’ stata eletta nel corso dell’ultimo Consiglio comunale, Marialuisa Quaglieri, della civica Jesiamo, come nuovo membro del direttivo della Consulta per le donne e le pari opportunità, in rappresentanza del gruppo di minoranza.

Dalla maggioranza invece nessuna candidatura pervenuta. La Consulta per le donne ha fatto di nuovo parlare di sé nell’ultima assemblea consiliare,oggetto dell’interpellanza di Chiara Cercaci, consigliere di Fratelli d’Italia e della proposta di delibera, promossa dai consiglieri Tommaso Cioncolini e Nicola Filonzi. Al centro della proposta di delibera, la richiesta di votare due rappresentanti del Consiglio comunale, uno di maggioranza e uno di minoranza,che entrassero a far parte del direttivo della Consulta

Richiesta accolta solo dalla minoranza, perché la maggioranza si è opposta alla scelta di presentare un candidato, confermando la posizione assunta anche durante il precedente mandato nei confronti della vecchia Amministrazione.

«Non aderiremo alle elezioni di un membro di un organo che vogliamo modificare – ha spiegato Agnese Santarelli, di Jesi in Comune –.Non condividiamo l’organizzazione della Consulta,così com’è ora. Sono necessarie modifiche che riguardano innanzitutto la composizione di genere dei suoi membri, che secondo noi dovrà essere tutta al femminile e,in secondo luogo, l’assettoorganizzativo,che dovrà essere il più possibile autonomo e distaccato dall’Amministrazione comunale».

Questo implicherebbe,secondo la maggioranza, di eliminare la presenza di consiglieri comunali all’interno del direttivo e di fare in modo che l’incarico di Presidente del direttivo della Consulta non sia svolto dall’assessore alle pari opportunità (attualmente affidato al Sindaco, in deroga) ma che venga eletto dai membri della Consulta stessa.

Marialuisa Quaglieri

«Un atteggiamento fortemente deludente e inaccettabile, quello della maggioranza – ha commentato Marialuisa Quaglieri – che non è coerente con la politica di inclusione di cui tanto parla. Non trovo giusto, tra l’altro, che venga esclusa la partecipazione maschile, la presenza e il coinvolgimento degli uomini, quando si parla di violenza di genere, è fondamentale. Questo atteggiamento non si basa sulla democrazia ma è un atto esclusivo e unidirezionale. Da parte mia continuerò a dare il dovuto supporto a questo organo che ha sostenuto iniziative importanti e il cui impegno adesso non viene considerato».

La Consulta figlia dalla precedente Amministrazione comunale civica, fortemente appoggiata dall’ex assessore Marisa Campanelli e costituita a elezione popolare, è nata per promuovere progetti che sensibilizzino la comunità alle discriminazioni di genere, combattano la violenza sulle donne e promuovano progetti a favore delle pari opportunità. Ad oggi conta la partecipazione di circa 80 donne, tra i suoi membri ci sono anche uomini.

«Vorremmo chiarimenti sullo stato dei rapporti tra l’Amministrazione comunale e la Consulta per le donne, che ci risulta essere in stand-by dal momento dell’insediamento della nuova Giunta – ha spiegato Chiara Cercaci, nel presentare la sua interpellanza al Consiglio comunale – e sapere se siano stati stabiliti incontri per far ripartire le sue attività».

La Consulta non è in stand-by, ha assicurato il sindaco Lorenzo Fiordelmondo.

«Nessuno ha bloccato le sue attività, anzi è nostro obiettivo proseguire in linea con i progetti in essere, tra cui l’imminente giornata contro la violenza sulle donne, del 25 novembre. Abbiamo in previsione modifiche e integrazioni all’organizzazione ma ci atterremo al regolamento e, fino a quando il nuovo ambiente non sarà pronto, la Consulta opererà con l’assetto attuale».

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