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Cronaca

JESI Coronavirus, l’appello del Sindaco: chiusi intanto due centri sociali

Si tratta dell’Incontro di via Tessitori e del Circolo della Parrocchia Sant’Antonio Abate di Minonna

JESI, 8 marzo 2020 – «La preoccupazione in questo momento è legata al senso di responsabilità delle persone: tutti devono avere consapevolezza dei comportamenti da adottare».

Così il sindaco Massimo Bacci che oggi pomeriggio ha incontrato la stampa per chiarire i provvedimenti che interessano la nostra città a seguito del nuovo decreto urgente della Presidenza del Consiglio, in vigore da oggi sino al 3 aprile.

Il primo cittadino ha firmato un’ordinanza per la chiusura di due centri frequentati da anziani: il Centro Sociale “Incontro”, sito in via Tessitori e del Circolo della Parrocchia Sant’Antonio Abate di Minonna.

Alcuni avventori sono risultati positivi al Covid-19, da qui la richiesta da parte dell’Asur che conferma i contagi. Sarà richiesta un’attività di sanificazione ordinaria dei locali in vista della riapertura, il 15 marzo prossimo, e la trasmissione agli avventori dei suddetti Centri, a cura dei referenti, dell’informativa relativa alla sorveglianza passiva, alla riduzione delle interazioni sociali e alla possibilità di contattare telefonicamente il proprio medico di medicina generale e il Dipartimento di Prevenzione Prevenzione e Sorveglianza Malattie Infettive e Cronico Degenerative dell’Asur Marche Area Vasta 2 .

«I frequentatori dei circoli si sono rivelati positivi ai test: uno dei due locali ha provveduto a chiudere per precauzione già da qualche giorno. Nelle prossime settimane il rischio potrebbe aumentare – ha aggiunto -. L’appello agli anziani e ai malati cronici è di rimanere a casa seguendo le buone pratiche del Ministero. Ai giovani chiedo di evitare i luoghi affollati: il virus si diffonde rapidamente, adottiamo tutti le precauzioni necessarie».

Il sindaco ha mostrato una immagine del centro storico sabato sera, gremito di gente: «A mezzanotte centro pieno: questo è un momento straordinario, serve che le persone siano responsabili».

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Ha illustrato il decreto della Presidenza il Consiglio il comandante della Polizia Locale, Cristian Lupidi: «Fate attenzione alle licenze, sono sospesi eventi cinematografici, teatrali, eventi e spettacoli di qualsiasi naturasvolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato“. Sospese le attività di pub, scuole da ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche».

«Bar e ristoranti sono aperti ma spetta ai gestori il controllo delle norme: entrate contingentate, no ammassi di persone e distanza di un metro. L’inosservanza delle disposizioni prevede sanzioni interdittive e penali. Stesso discorso per palestre e piscine, che possono continuare a stare aperte a patto che i frequentatori siano distanziati gli uni dagli altri – ha chiarito Lupidi -. Gli accompagnatori dei pazienti non possono permanere nelle sale di attesa dei pronto soccorsi. Anche l’accesso di parenti e visitatori nelle strutture ospedaliere è limitato. Le strutture per anziani, centri diurni, strutture protette possono limitare gli ingressi ai parenti».

I timori riguardano soprattutto le strutture sanitarie che rischiano di andare in sovraccarico: «L’infezione è come un’ondata: non possiamo appiattirla tutta ma possiamo diluirla nel tempo ha aggiunto il vice sindaco di Jesi, Luca Butini, medico di Immunologia Clinica all’ospedale di Torrette -. La capacità di danno del virus la conosciamo: sappiamo che chi ha altre patologie rischia di morire e che anche altri possono avere conseguenze importanti. Dobbiamo evitare che gli ospedali si affollino in un periodo di tempo limitato e che si debbano prendere decisioni drammatiche: non si può dover scegliere se rianimare o meno una persona perché quel letto serve ad altri. Non saranno le istituzioni da sole a farci superare questo momento, dipende dal comportamento di tutti noi».

Il Comune, attraverso le associazioni di volontariato sta fornendo pasti a domicilio «per chi si trova in quarantena o autoquarantena e non può uscire» ha aggiunto l’assessora alla sanità Marialuisa Quaglieri chiedendo di non affollare il pronto soccorso ma di contattare il medico di base se si sta male.

Si terranno regolarmente i concorsi pubblici che interessano il Comune in questi giorni, rispettando le indicazioni della distanza di un metro e di evitare assembramenti. Domani ricadono anche i 100 giorni all’esame di maturità, starà alla Polizia Locale verificare che non vi siano ammassi di persone.

(e.d.)

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