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Cronaca

Jesi Ex cascamificio, s’impennano i costi e si procederà a stralci d’intervento

Rimodulato dalla Giunta comunale il piano dei lavori in accordo con il Ministero delle Infrastrutture per la realizzazione degli alloggi di edilizia sociale e di aree polivalenti

Jesi – Approvata dalla Giunta comunale la nuova definizione degli interventi di recupero dell’ex cascamificio.

Il progetto, dal titolo “La città contemporanea oltre le mura e tra le reti: un’ipotesi per la Media Vallesina”, rientra nel piano di interventi Pinqua (Programma nazionale innovativo per la qualità dell’abitare) e prevede un cofinanziamento da parte del Comune di Jesi.

La rimodulazione dell’intervento si è resa necessaria, ha spiegato la Giunta, a causa di una sottostima dell’importo dei lavori presentata nel precedente progetto sottoposto e approvato nel 2022 dal Ministero delle Infrastrutture, e che attualmente prevede «un incremento del quadro economico a 5 milioni 685 mila e 800 euro, con un conseguente aumento del cofinanziamento comunale a 350.800 euro».

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«Il recupero dell’ex Cascamificio è risultato beneficiario di un finanziamento pubblico pari a 3 milioni 750 mila euro, a cui si è aggiunta la previsione di un cofinanziamento da parte del Comune di Jesi per 150 mila euro per la sua riqualificazione», ha spiegato l’Amministrazione comunale.

Una progettazione «largamente sottostimata in relazione agli interventi di recupero su oltre 9.000 metri quadrati di superficie coperta, parte con destinazione alloggi e parte con destinazione laboratori di scenografia, falegnameria, magazzini per scene e costumi e servizi amministrativi connessi, oltre che sala di montaggio scene e luci per allestimenti di teatro, danza, opera, musical, circo contemporaneo, teatro ragazzi, con possibilità di trasformazione in sala posa cinematografica, a cui si aggiungono i lavori di riqualificazione della corte di circa 2.000 metri quadrati».

L’impossibilità di accedere per ora a ulteriori finanziamenti, hanno specificato dagli uffici comunali, ha reso necessaria la rimodulazione a stralci dell’intervento e la ridefinizione del perimetro dei lavori per il primo stralcio, pur mantenendo gli obiettivi iniziali e cioè la realizzazione di 16 alloggi destinati alla residenzialità sociale e l’allestimento dell’area polivalente.

«L’area oggetto di intervento interessa quindi la zona centrale della corte interna destinata alle rappresentazioni all’aperto ed i fabbricati principali che vi si affacciano. Si tratta della zona più strettamente connessa al contesto urbano in cui il complesso è inserito e pertanto quella che maggiormente risulta in relazione con le zone residenziali e con i servizi e le aree pubbliche circostanti».

L’intervento per la realizzazione degli alloggi sarà limitato per ora al blocco B, prospiciente la corte del complesso, su cui sarà effettuata «la bonifica dall’amianto delle coperture dell’intero complesso edilizio in modo da garantire la sicurezza igienico – sanitaria e la sostenibilità ambientale per la fruizione degli spazi pubblici».

Tra i progetti d’intervento che rientrano nel Pinqua e sui quali l’Amministrazione comunale ha evidenziato criticità di copertura finanziaria, anche la riqualificazione degli spazi pubblici quartiere San Giuseppe e del parco Granita, la riqualificazione degli spazi pubblici di Porta Valle e il recupero del complesso San Martino.

Criticità evidenziate anche dagli altri Comuni della Vallesina che, sempre nell’ambito del Pinqua, hanno ottenuto finanziamenti per i loro territori.

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