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Cronaca

JESI ABBATTE CON L’AUTO UN PALO DELLA LUCE E FUGGE, LA POLIZIA LOCALE LO INDIVIDUA E GLI FA PAGARE IL CONTO

vigili1JESI, 4 marzo 2016 – Individuato dal personale della Polizia Locale il proprietario dell’auto che domenica si è schiantata contro un paolo della luce abbattendolo per poi darsi alla fuga; si tratta di un uomo di 56 anni residente in Vallesina chiamato a risarcire il danno.
La vicenda prende il via, come detto, domenica scorsa in via Tabano quando un’autovettura, che forse procedeva a velocità sostenuta, è andata ad urtare un palo della luce con tanta forza da quasi coricarlo; dopo l’impatto il conducente è scappato. Pensava forse di averla fatta franca, ma non ha fatto i conti con i cittadini della zona e con la caparbietà della polizia locale, intenzionata a dare un nome al responsabile del danneggiamento. Così è stato. Analizzando i rottami rimasti in prossimità del palo abbattuto, nel frattempo rimosso perché pericoloso, i Vigili sono arrivati alla conclusione di trovarsi di fronte ad una VolksWagen, trovando conferma nella testimonianza dei cittadini che specificavano anche di trattarsi di una Golf serie 5. Da quel momento sono iniziate le ricerche presso tutte le autofficine e le carrozzerie della zona fino a quando, ieri sera, l’auto è stata rinvenuta in una carrozzeria cittadina, opportunamente custodita nella parte più buia del capannone. Dagli accertamenti sono emerse due importanti notizie: la prima riguarda le generalità del proprietario, la seconda, molto interessante, che la stessa Golf era già stata venduta e pronta per l’espatrio. Il proprietario, come detto, è un uomo di mezza età che è stato rintracciato dagli agenti della Polizia Locale in uno dei centri della Vallesina; nei suo confronti è stata attivata un’azione di rivalsa per il pagamento dei danni causati con l’abbattimento del palo dell’illuminazione. Non si sa a chi sia stata venduta l’auto, ma non si esclude che essa possa essere entrata nel circuito della auto esportate in Paesi dell’Est Europa o in quelli del nord Africa.
Le indagini continuano.
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