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Cronaca

JESI Gialle, azzurre o bianche: quelle strisce così importanti

I passaggi pedonali sono tenuti male in molte parti della città: occorre intervenire per la sicurezza stradale di tutti

JESI, 9 ottobre 2020 – Da quando abbiamo inventato l’automobile, di segnaletica ne abbiamo giustamente un’infinità per difendere la vita di ciascuno di noi e quella degli altri.

Tra le tante, da qualche decennio imperano anche le strisce orizzontali, distribuite in diverso modo. Dati i tempi e i dibattiti in corso, ci interessano, per ora, quelle gialle, quelle azzurre e quelle bianche. Di gialle, riservate ai meno fortunati, il comune ne deve mettere quante prevede la legge, in proporzione alle azzurre, e quante altre reputa opportuno per venire incontro a chi ha più bisogno di altri.

Strisce gialle

 

Vigili urbani o chi per essi devono essere severi con chi le usa non avendo l’autorizzazione… perché chi è senza peccato, alzi la mano!E io non posso alzarla. Di strisce azzurre il Comune è sostanzialmente libero di piazzarne quante reputa più opportuno sulla base, credo, di almeno due criteri: la funzionalità in rapporto alle esigenze della zona, del centro storico, del rione, degli impianti sportivi, delle attività commerciali, delle esigenze specifiche di vario genere che vengono considerate discrezionalmente. Poiché sono le strisce che delimitano i parcheggi a pagamento, sono quelle che più di altre attirano dibattiti, accordi, disaccordi ai diversi livelli e con diverse giustificazioni. Impossibile accontentare tutti.

Strisce azzurre

E io pure dico la mia inserendomi nel dibattito del momento. Credo che i due parcheggi coperti (quello Mercantini e quello di via Mura Occidentali) dovrebbero essere gratuiti (per ora) o con tariffe modestissime e misurate alle finalità che ci si propone.

[nk_awb awb_type=”image” awb_image=”263240″ awb_image_size=”full” awb_image_background_size=”contain” awb_image_background_position=”50% 50%” awb_parallax=”scroll” awb_parallax_speed=”0.5″ awb_parallax_mobile=”true” awb_styles=” padding-top: 150px; padding-bottom: 650px;” link=”http://www.caprariauto.it” linkdest=”_blank” awb_class=”caprari”][/nk_awb] E la prima finalità dovrebbe essere quella di alleggerire al massimo il viale della Vittoria e via Mura Occidentali. Le quali dovrebbero essere tassate modestamente, ma con vincoli di tempo rigidi (mezz’ora – un’ora) per permettere l’interscambio veloce. Una tariffa che spingerebbe verso lo sfruttamento totale del Mercantini, ancora mai avvenuto. Non è detto che, quando ci saremo abituati un po’ di più al Mercantini, non si debba tariffare anche questo. Non entro nel merito di altre zone né come si possa fare per venire incontro a chi abita nel centro storico.

Parcheggio via Mura Occidentali

E delle strisce bianche che dire? Tenendo presente soltanto quelle degli attraversamenti pedonali (un tempo le chiamavamo zebre) e non le laterali o centrali ormai proprie di ogni strada, c’è da far presente una sola cosa: che sono tenute male, malissimo. E sono le più importanti anche se ancora e sempre ci sarà chi proprio sulle zebre perderà la vita. Sono tenute male in tante vie comprese le principali e quelle ad alta velocità. E sono tenute male quelle di tante strade minori che si collegano con le principali. Mentre con le gialle e con le azzurre non si rischia la vita, con le bianche questo avviene per colpa dell’autista, e a volte per colpa del pedone, ma soprattutto per colpa della loro poca visibilità.

Le “zebre”

Il dramma di tanti incidenti (i più avvengono sempre in città!) è legato alla “invisibilità” delle zebre, mentre ai fini di ridurre al massimo gli infortuni, sono quelle che devono essere sempre curate. Qui qualche soldo di più bisogna proprio spendercelo. Quando si appannano deve intervenire subito chi di dovere per richiamare il bianco al suo compito di essere oltremodo visibile. Per favore.

Vittorio Massaccesi

(da Voce della Vallesina)

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