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Jesi Giornata mondiale dell’acqua, il convegno del Lions Club

All’Auditorium dell’Hotel Federico II, presenti studiosi, scienziati, studenti dell’Istituto “Galileo Galilei”, l’importanza e lo stato di salute del bene più raro che ci sia

giornata mondiale dell'acqua

Jesi – Non sono luoghi comuni quelli che sostengono la tesi della necessità di un mondo sempre più sostenibile, quelli che affermano che l’acqua può creare pace o innescare conflitti, oggi che, quando parlando al vento, ci si accorge che se l’acqua è inquinata o scarseggia, possono aumentare le tensioni fra comunità e Paesi e quindi è indispensabile cooperare per unirsi, proteggere e conservare la nostra risorsa più preziosa.

Nella giornata mondiale dell’acqua, oggi 22 marzo per l’appunto, il Lions Club di Jesi ha voluto celebrare, con un convegno denso d’interesse, intitolato Acqua, ambiente e biodiversità nell’Auditorium dell’Hotel Federico II, presenti studiosi, scienziati, studenti del Liceo Galileo Galilei, l’importanza e lo stato di salute del bene più raro che ci sia.

giornata mondiale dell'acqua

Ancora non si sa fino a quando e, soprattutto, per quanto tempo ancora il nostro mondo potrà riflettere e continuare a dire ad alta voce che l’acqua non è solo una risorsa da utilizzare e da conquistare, ma è un diritto umano, intrinseco a ogni aspetto della vita. Queste le tematiche. 

Ha aperto i lavori la presidente Lions, Nadia Serafini, che di fronte ai suoi numerosi alunni intervenuti, al pubblico e ai relatori, ha espresso la sua idea di come la natura vada protetta, perché essa è la nostra casa.

È stato il dottore agronomo Amleto Fioretti, socio del Lions, a introdurre e moderare i relatori che si sono susseguiti. La sua professionalità ha spaziato attraverso le varie tematiche che gli intervenuti hanno proposto.

Dopo il saluto caloroso rivolto soprattutto agli studenti, del presidente del Consiglio comunale di Jesi, Luca Polita, e prima che relatori, convenuti dalle varie università marchigiane, esponessero le teorie e gli studi sui quali sono impegnati coi propri Atenei, il direttore generale di VivaServizi, Moreno Clementi, ha voluto ringraziare i ragazzi intervenuti, spronando i giovani alla consapevolezza della carenza di acqua, e a lavorare per un domani che ci regali speranze.

giornata mondiale dell'acqua

Poi Alberto Tazioli, professore dell’Università Politecnica delle Marche, con una relazione intitolata Risorsa o problema: l’acqua e il ciclo capovolto, Carlo Urbinati, professore della Politecnica delle Marche con Forest4water: il ruolo delle foreste nel ciclo dell’acqua, Pamela Lattanzi, professoressa dell’Università di Macerata ed Elena Viganò, professoressa dell’Università degli studi di Urbino, si sono soffermate su L’uso sostenibile dell’acqua nei sistemi agroalimentari.

Il panorama che ne è uscito non brilla per ottimismo: come capteremo l’acqua? Se siamo sotto rischio idrogeologico, come sosterremo anche gli alti costi necessari per l’estrazione? Qual è e, soprattutto, quale sarà il multi funzionamento idrico fra acqua e foreste in un clima che cambia? Per quanto ancora le foreste potranno garantire un ecosistema in un clima che non promette nulla di buono?

Abbiamo voluto sentire Antonietta La Terza, professoressa di zoologia presso l’Università di Camerino, sul significato degli studi e della ricerca che sta portando avanti, come recita la sua relazione Acqua e suolo: scrigni di biodiversità.

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Il Governatore del Distretto 108 A del Lions Club, dottor Marco Candela, ha chiuso i lavori di un convegno che lascia poche speranze, se non si interviene al più presto, sulla necessità di un cambio radicale dell’ecosistema.

Oggi, come dicono gli scienziati, «più di 3 miliardi di persone nel mondo dipendono dall’acqua che attraversa i confini nazionali ma solo 24 Paesi hanno accordi di cooperazione per tutta l’acqua condivisa. Con l’aumento degli impatti dei cambiamenti climatici e la crescita delle popolazioni, c’è un urgente bisogno, all’interno e tra i Paesi, di unirsi per proteggere e conservare la nostra risorsa più preziosa».

«La salute pubblica, i sistemi alimentari ed energetici, la produttività economica e l’integrità ambientale dipendono tutti da un ciclo dell’acqua ben funzionante e gestito equamente».

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