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JESI Il restyling alla piscina “G.Bocchini” resta al centro del dibattito

Botta e risposta in Consiglio comunale tra Samuele Animali e l’assessore allo sport Ugo Coltorti

JESI, 26 settembre 2020 – Nonostante il taglio del nastro e la ripresa delle attività, continuano a far discutere i lavori di restyling effettuati alla piscina comunale “G.Bocchini di via del Molino.

Dopo le parole al vetriolo lanciate dalla Jesina Pallanuoto, anche in Consiglio comunale si è tornati a trattare il tema. Dai banchi della minoranza, Samuele Animali del gruppo Jesi in Comune ha presentato un’interpellanza, sottolineando il ritardo della riapertura rispetto ai tempi annunciati, la discrepanza verso l’alto dei costi d’ingresso nella struttura cittadina rispetto alle strutture situate in Comuni limitrofi, nonostante i costi per i lavori di manutenzione straordinaria saranno coperti dai canoni che verserà l’Amministrazione nei prossimi 15 anni (62mila euro/anno Iva esclusa), e la situazione proprio della Jesina Pallanuoto, costretta a trasferirsi a Chiaravalle per problemi di profondità della vasca, ripetutamente evidenziati già prima dei lavori.

Ugo Coltorti

Nella risposta, l’assessore allo sport Ugo Coltorti ha parlato di ritardi minimi nei tempi di riapertura, dovuti al periodo di lockdown, ed ha invece ringraziato il direttore dei lavori, Carlo Cingolani, e tutti gli uffici comunali che si sono prodigati affinchè la struttura potesse essere pronta.

Per quanto riguarda le tariffe, Coltorti ha ricordato come il gestore in fase di gara di appalto abbia già effettuato dei ribassi, prevedendo anche prezzi calmierati per società sportive, per gli anziani e le scuole, quindi non risultano oggi particolari criticità.

Ugo Coltorti ha precisato inoltre che anche a Jesi è possibile continuare ad avvicinarsi alla pallanuoto, visto che la situazione non è sostanzialmente cambiata e già prima le attività venivano svolte in deroga.

L’assessore ha poi tracciato un quadro generale, specificando che la messa a norma della piscina è stata essenziale per evitarne la chiusura, e ricordando che per un impianto totalmente nuovo e rispondente alle esigenze di tutti, sarebbero serviti 4,5 milioni.

Non essendoci questa disponibilità economica, si è scelto di consegnare una struttura decorosa al 90% degli utenti. Affermazioni che non hanno convinto affatto il consigliere Animali.

(ma.pi.)

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