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Cronaca

JESI LA DELEGAZIONE DELLA DIOCESI AL CONVEGNO CON PAPA FRANCESCO

don Cristiano Marasca, parroco del Duomo, di san Pietro Apostolo e direttore dell’ufficio scuola diocesano

Don Cristiano Marasca, parroco del Duomo, di san Pietro Apostolo e direttore dell’ufficio scuola diocesano

Matteo Donati, dell’associazione oratorio “Don Bosco” e vice direttore della Caritas diocesana

Matteo Donati, dell’associazione oratorio “Don Bosco” e vice direttore della Caritas diocesana

JESI, 8 novembre 2015 – Partono domani mattina, direzione Firenze,  i delegati della diocesi di Jesi che parteciperanno, dal 9 al 13 prossimi, al convegno ecclesiale nazionale dal tema “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo”  che vedrà anche l’attesissima presenza di Papa Francesco, martedì 10 novembre.

 \Insieme al vescovo, don Gerardo Rocconi,  saranno altri 6 in rappresentanza di tutta la comunità jesina: don Cristiano Marasca, parroco del Duomo, di san Pietro Apostolo e direttore dell’ufficio scuola diocesano;  suor Anna Maria Vissani, del centro di spiritualità “Sul Monte” di Castelplanio, e vice direttore dell’ufficio diocesano per la catechesi; Marta Bartolucci, giovane della parrocchia del Divino Amore e studentessa della Pontificia università salesiana; Giorgio Berti, della commissione diocesana per la pastorale sociale e del lavoro; Matteo Donati, dell’associazione oratorio “Don Bosco” e vice direttore della Caritas diocesana; Beatrice Testadiferro, giornalista, direttore del settimanale diocesano “Voce della Vallesina”.

E proprio con Beatrice abbiamo voluto sondare qual è lo spirito con il quale si apprestano a partecipare e a vivere questo importante convegno, insieme agli altri duemila delegati provenienti da tutta Italia.

«La Chiesa italiana – ci dice – torna a proporre un grande momento di incontro, dopo quello di Verona, di 7 anni fa, a partire dalla persona di Gesù. In diocesi abbiamo letto e approfondito la traccia del comitato preparatorio ed ogni delegato ha cercato di studiare una delle 5 vie, che sono: uscire, annunciare, abitare, educare e trasfigurare, proposte dal documento. Che era un testo aperto per stimolare il coinvolgimento, arrivando per quanto possibile a tutte le realtà delle chiese locali. Ai delegati, inoltre, il vescovo ha affidato il mandato a conclusione dell’assemblea per l’apertura dell’anno pastorale, in diocesi, il 20 settembre scorso».

Su “Voce” avete trattato in modo particolare l’evento?

Marta Bartolucci, giovane della parrocchia del Divino Amore e studentessa della Pontificia università salesiana

Marta Bartolucci, giovane della parrocchia del Divino Amore e studentessa della Pontificia università salesiana

«In questi ultimi mesi sulle pagine del settimanale diocesano abbiamo proposto diverse riflessioni, a partire dai temi indicati dal convegno per condividere questa esperienza che abbiamo il dono di sperimentare e per approfondire insieme il valore dell’umanesimo – non a caso la scelta è caduta proprio su Firenze, patria del primo  umanesimo – come apertura ai fratelli e accoglienza di quanti hanno nel cuore tante ferite» .

La Chiesa è in cammino verso dove?

«A Firenze cercheremo di verificare la qualità delle presenza cristiana nella società perché, abbiamo letto nella traccia di preparazione, “a noi, popolo delle beatitudini che si radica nelle orazioni di Gesù, è chiesto di operare nel mondo, sotto lo sguardo del Padre, proiettandoci nel futuro mentre viviamo il presente con le sue sfide e le sue promesse, con il carico di peccato e con la spinta alla conversione”».

Il Vescovo Don Gerardo Rocconi

Il Vescovo Don Gerardo Rocconi

Giorgio Berti, della commissione diocesana per la pastorale sociale e del lavoro

Giorgio Berti, della commissione diocesana per la pastorale sociale e del lavoro

Suor Anna Maria Vissani, del centro di spiritualità “Sul Monte” di Castelplanio, e vice direttore dell’ufficio diocesano per la catechesi

Suor Anna Maria Vissani, del centro di spiritualità “Sul Monte” di Castelplanio, e vice direttore dell’ufficio diocesano per la catechesi

La città del giglio, dunque, accoglierà da domani i delegati di tutte le diocesi italiane per un confronto sul grande tema dell’uomo, con uno sguardo a 360 gradi sulla quotidianità e con il tentativo di coinvolgere il maggior numero di persone attraverso la programmazione di  Tv 2000, canale della Conferenza episcopale italiana (Cei), e con un ampio uso delle tecnologie e dei social a partire dalla App appositamente realizzata per il convegno.

Il quale sarà aperto alle 15,30 con quattro processioni che dal centro della città raggiungeranno il battistero di san Giovanni e poi la cattedrale di santa Maria del Fiore dove l’arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia, presidente del comitato preparatorio, pronuncerà il discorso d’avvio dei lavori.

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