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Cronaca

JESI L’ABBRACCIO COMMOSSO A MICHELE PIGLIAPOCO, DONATI GLI ORGANI (FOTO)

JESI, 15 SETTEMBRE 2018 – Un fiume di persone per l’ultimo saluto a Michele  Pigliapoco (leggi l’articolo), 33enne jesino molto conosciuto in città (leggi l’articolo), deceduto giovedì scorso, 12 settembre, a seguito di complicazioni, a Torrette, dove era ricoverato (leggi l’articolo).

Tantissimi i Vigili del Fuoco intervenuti alle esequie nella chiesa di San Francesco di Paola per stare vicino al papà, il collega Mirando, caposquadra in Ancona. E con lui la mamma di Michele, Antonella, il fratello Nicola, i nonni e le cugine.

La cerimonia funebre concelebrata da don Giuliano Fionretini e il parroco don Vittorio Magnanelli, ha commosso i presenti per le belle parole spese per questo ragazzo unicoSempre sorridente, amico di tutti.

«Michele ora è tra i giusti e risorgerà proprio come Lazzaro, grande amico di Gesù –  ha detto don Giuliano nell’omelia – le nostre lacrime, come quelle di Marta e Maria, sono comprensibili ma inutili perché Michele ora è al fianco di Gesù e a noi non rimane che continuare a sorridere proprio pensando a lui».

«Un ultimo gesto di questa famiglia eccezionale che ha deciso per la donazione degli organi che permetteranno a qualcuno di ritornare a stare bene e a Michele di vivere ancora. Non dobbiamo pensare alla morte come alla fine ma l’inizio di una vita diversa e quando verrà il momento ci ritroveremo anche con Michele che ci sorriderà come sempre».

Toccante la lettera scritta dalla cugina Serena che ha  ricordato «di quando giocavamo insieme per ore nell’orto di nonno Ginesio e nonna Maria, dei pranzi e delle merende che tu divoravi e di quando nonno ti diceva “Michele mangia al tempo“, che voleva dire di mangiare con calma».

«Bastava poco per farti arrabbiare, la parola marameo, per esempio, ti mandava su tutte le furie ma dopo poco tornavi a essere il Michè di sempre, pronto a scherzare, giocare, ridere a crepapelle, come quando nonno cadde dalla bici e tu invece di preoccuparti non riuscivi a riprendere fiato per quanto la cosa ti aveva divertito».

«Nella nostra scacchiera della vita ora mancherà una pedina importante e non sarà più la stessa cosa, la stessa vita. Ciao Michy“.

La salma tumulata nel cimitero cittadino. La messa a suffragio venerdì prossimo, 21 settembre, alle 18.30.

Cristina Amici Degli Elci

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