Attualità
JESI Lascito Morosetti, con il “resto” l’abbattimento delle barriere
30 Ottobre 2020
Il sindaco Massimo Bacci: «Ci ha offerto una grande opportunità sta a noi valutarla e decidere se coglierla»
JESI, 30 ottobre 2020 – Utilizzare le cospicue risorse del lascito Morosetti, al netto della spesa per il trasferimento della fontana, destinandole all’abbattimento delle barriere architettoniche in città.
«Una scelta di civiltà, coerente con il pensiero del benemerito donatore che già in vita aveva mostrato grande sensibilità per le fasce sociali più deboli, mettendo a disposizione 800 mila euro per realizzare il nuovo centro per l’Alzheimer».
Questa l’idea che il sindaco Massimo Bacci (foto in primo piano) ha lanciato in Consiglio comunale qualora, dopo gli approfondimento tecnici e amministrativi necessari, si riterrà opportuno accettare il lascito testamentario del celebre vignettista.
L’abbattimento delle barriere architettoniche è un tema che da tempo richiede soluzione: era il 1996 quando una legge nazionale imponeva ai Comuni di redigere un apposito piano per affrontare le criticità per la mobilità delle persone con disabilità. Ci sono voluti oltre 20 anni, con «l’avvento delle liste civiche alla guida della città», per metterci mano, preparare e approvare il Piano che ora può finalmente concretizzarsi essendoci cospicue risorse a disposizione.
«La questione verrà affrontata in Consiglio comunale dopo che, nella seduta di ieri, per un banalissimo refuso ad un allegato – fanno sapere dal Comune di Jesi – una pratica propedeutica alla presentazione della proposta di Giunta è stata rinviata».
Insieme al Piano delle barriere architettoniche, il tema del lascito testamentario permetterà anche di affrontare l’altra questione, legata alla piena valorizzazione delle due piazze del centro, rafforzando quel tema di inclusione e partecipazione sociale che le operazioni che eventualmente giungeranno da tale finanziamento potranno generare.
«Cassio Morosetti ci ha offerto una grande opportunità – ha sottolineato il Sindaco – sta a noi valutarla e decidere se coglierla per avviare concretamente un percorso volto ad abbattere le barriere architettoniche negli spazi e negli edifici pubblici e per valorizzare al meglio le piazze del centro cittadino. Ne discuterà prossimamente il Consiglio comunale, sarà l’occasione per esprimersi pubblicamente e sgombrare il campo da qualsiasi demagogia e strumentalizzazione».
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