Cronaca
JESI LO STUDIO DELLA CNA: “IN AUMENTO NELLA PROVINCIA I FURTI E GLI SCIPPI”
11 Gennaio 2016
JESI, 11 gennaio 2016 – Nella nostra provincia calano i reati come le rapine o quelli informatici ma aumentano furti, scippi ed estorsioni.
In una nota la Cna di Ancona, attraverso il direttore, Massimiliano Santini, sottolinea come «sono aumentate del 4,08% le estorsioni, del 7,04% i furti d’auto, del 3,52% i furti in casa e dell’8,97% i borseggi. Tutti reati di microcriminalità predatoria che vanno di pari passo con una crescente sensazione di insicurezza nelle strade, in casa, nelle aziende.
La Cna ha speso grandi energie proprio sul tema della sicurezza, sia incentivando le attività imprenditoriali a fare rete attraverso il progetto “Città sicura” in diversi Comuni della provincia, sia rivolgendosi ai cittadini, in special modo agli anziani, spesso vittime di questo tipo di microcriminalità, informandoli sui rischi e fornendo loro utili consigli su come difendersi».
Il sostituto commissario della Questura di Ancona, Franco Pechini, durante un incontro, nel novembre scorso, ha illustrato ai pensionati e ai cittadini alcune semplici misure su come difendersi dai reati:
– chiamare i numeri di emergenza delle forze di polizia
– porsi al riparo dai pericoli
– non reagire nel caso di reato in corso
– se possibile rimanere al telefono con il 113
– sporgere denuncia ma anche segnalare tempestivamente alle forze di polizia persone, veicoli, rumori, sospetti.
In auto: non lasciare mai soldi, oggetti preziosi, soprattutto chiavi di casa/azienda nell’abitacolo. Nella carta di circolazione ci sono i dati anagrafici ed è un gioco da ragazzi arrivare a casa ed entrare con le chiavi per rubare di tutto. Non lasciare mai l’autovettura con le chiavi di accensione inserite, nemmeno per un minuto.
In casa: chiudere sempre porte e finestre soprattutto per chi abita ai piani inferiori e non lasciare tracce visibili (tipo biglietti) che indichino la propria assenza.
«Il nostro consiglio – afferma Santini – è fare rete, tutti insieme, per garantire la tranquillità del territorio dove viviamo e lavoriamo».
