Cronaca
JESI Movida in centro, scatta la petizione
21 Settembre 2021
Circola online da alcune ore e fa il punto sulla situazione dei residenti alle prese con chiasso, sporcizia e anche episodi violenti
JESI, 21 settembre 2021 – Movida in centro, scatta anche una petizione. Dopo la lettera aperta del Comitato del Centro storico alle forze politiche cittadine, circola da alcune ore anche una raccolta firme che sta facendo il giro dei diretti interessati.
Un altro week end terribile è trascorso con i soliti, annosi, problemi. Ai quali non di rado si associano anche episodi di violenza a causa del troppo alcol ingerito.
«Si potrebbe iniziare con rendere fruibili dei bagni – spiegano alcuni residenti – ma qui sono anni che ci diciamo sempre le stesse cose. Per non parlare del chiasso che impedisce di dormire fino anche alle 5 del mattino. La città così è tutt’altro che accogliente».
Un problema che riguarda non solo Jesi: il sindaco di Urbino ha firmato un’ordinanza per la chiusura dei locali alla mezzanotte del giovedì, del venerdì e del sabato. E qualcuno guarda a queste scelte come una possibile soluzione.
Tra residenti esasperati e pronti a trasferirsi, dunque, c’è chi propone una raccolta firme lanciata da Ezio Bartocci.
«Nei centri storici sono sorti locali quali “vinerie”, ” stuzzicherie”, “paninoteche” che smerciano i loro prodotti non solo all’interno dei loro esercizi, solitamente minuscoli, ma si allargano in strada e in piazza durante le ore notturne e mattutine, in prossimità di abitazioni private, senza controlli igienici, acustici, di capienza ( in base alle licenze, agli spazi, ai servizi igienici…). Come se le nuove abitudini delle “movide” siano preferibili alle abituali regole della civile convivenza e del diritto al riposo di qualsiasi cittadino, specie in casa propria, non ci sono più né regole, né controlli adeguati», si legge sulla popolare piattaforma Change.org dove, a corredo della petizione, c’è un’immagine con una delle piazzette più frequentate del centro.
(e.d.)
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