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JESI MUSEO STUPOR MUNDI, FRANCA TACCONI: «SERVE UN LAVORO SINERGICO»

Fondazione Federico II Hohenstaufen

Capirne il potenziale turistico, parlare ai cittadini e dialogare con Waiblingen: intanto giovedì il Consiglio comunale sarà chiamato a esprimersi in merito alla donazione

JESI, 11 settembre 2019 – Il Museo Stupor Mundi va promosso con azioni serie, concrete e che coinvolgano tante realtà. Entra nel merito della vicenda Franca Tacconi, vicepresidente e direttrice del Centro Studi della Fondazione Federico II Hohenstaufen Jesi Onlus.

Fondazione Federico II Hohenstaufen

Federica Candelaresi e Franca Tacconi per la Fondazione (nella foto in primo piano con Lucia Ceppi)

Ventennale il suo impegno nel campo, Franca Tacconi crede molto nella struttura di Piazza Federico II: «Va fatto un lavoro sinergico perché la città in primis capisca il potenziale turistico di questo gioiello. Credo che la città non sia entrata nel museo probabilmente perché non è stato compreso. Credo invece che il primo motore per far funzionare questa macchina siano i cittadini».

Prezioso il contributo della Fondazione Federico II Hohenstaufen sin dai primi passi mossi dalla struttura museale, contribuendo ai contenuti e organizzando convegni. Secondo la Tacconi la soluzione c’è ed è a portata di mano: «Credo che serva un lavoro sinergico con le realtà del territorio, penso al Fai, all’Archeolcub, a Italia Nostra, al Lions e al Rotary. Dobbiamo dialogare con la città tedesca con cui siamo gemellati, Waiblingen. L’iniziativa non deve rimanere appannaggio di chi la fa ma occorre fare squadra». museo Stupor Mundi

Della stessa opinione anche Federica Candelaresi, impegnata nella Fondazione jesina: «Va trovata la molla per attrarre verso la cultura. Purtroppo pochissimi jesini hanno visitato il museo, alcune scuole lo hanno fatto, ma non tutte. Le cose da fare sarebbero molte e serve un lavoro di rete e sistematico, anche e soprattutto a livello internazionale visto che dello Stupor mundi stiamo parlando. Il vantaggio di questa struttura è che può essere potenziata per diventare trampolino di lancio per tutta la Vallesina».

Giovedì pomeriggio in consiglio comunale si parlerà del futuro del museo che potrebbe diventare di proprietà del Comune.

Eleonora Dottori

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