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JESI NASCE “NESSUNO TOCCHI PERGOLESI” IL NUOVO MOVIMENTO CHE CHIEDE IL REFERENDUM SULLO SPOSTAMENTO DELLA STATUA

JESI, 18 dicembre 2016Si va verso il referendum, allora. Almeno ci si prova. Un altro? Sì, ma più piccolo rispetto a quello andanto in scena di recente – inizio mese – e per una materia un po’ più leggera, se vogliamo, ma che sta infiammando i cuori e non solo. Anche le parole.

Come sempre avviene dai tempi delle dispute comunali.

E così nasce il movimento “Nessuno tocchi Pergolesi” che si presenterà domani, lunedì 19 dicembre, nel corso di una conferenza stampa, facendo ancor più entrare nel vivo la battaglia che interessa lo spostamento di statue nella nostra città: e questa è quella relativa a Giovan Battista Pergolesi.

Che non è certo seconda all’altra, combattuta per Federico II la quale, comunque, una sua sistemazione nella piazza omonima, anche se defilata, sembra averla trovata come decoro esterno e porta del museo multimediale, intitolato all’imperatore jesino, in fase di allestimento.

Il nuovo movimento “ha assunto l’iniziativa – ci dice uno dei promotori, Vittorio Massaccesi – di chiedere al Sindaco l’indizione di un referendum sulla possibilità o meno di spostare il monumento” che è lì dove sta dal giorno della sua inaugurazione, nel 1910.

Appena 48 ore fa il sindaco, Massimo Bacci, nel corso del report sul Piano di Sviluppo Area Vasta, ha ribadito l’intenzione di procedere a spron battuto alla sistemazione della piazzetta, con il relativo arretramento del manufatto artistico in marmo dall’attuale posizione sin verso la zona dove ora insiste la sosta dei mezzi commerciali per il carico e lo scarico. E migrerà anche l’edicola.

Ma il progetto non piace e continua a non piacere a molti, cittadini e associazioni.

Vittorio Massaccesi, poi, anche lui contrario, anzi contrarissimo al progetto di spostamento, vi ha speso fiumi di parole e… d’inchiostro.

“Per poter arrivare al referendum occorre che la richiesta – spiega – sia fatta da almeno 10 cittadini che sono elettori nel nostro Comune. A questo punto sarà esaminata da una apposita commissione avente carattere di terzietà e nominata dal Consiglio comunale ogni tre anni. Se la commissione deciderà per accogliere la richiesta, allora si puo’ dare il via alla raccolta firme e ne occoreranno 2 mila“.

(p.n.)

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