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JESI «Negare l’emergenza sanitaria significa alterare la realtà»

Polemica docente “negazionista”: la disinformazione non fa che peggiorare ulteriormente la situazione

JESI, 14 novembre 2020 – “Non si muore di Covid”. Potremmo sintetizzare così il pensiero espresso da un docente del Liceo Classico Vittorio Emanuele II di Jesi (foto in primo piano) in un messaggio inviato ai suoi studenti.

Riteniamo gravissimo che in un tale momento, segnato dalla crisi innanzitutto sanitaria, così provante per l’intero Paese e soprattutto per i suoi cittadini possa accadere un fatto del genere e la disinformazione, di cui il professore si fa orgogliosamente portavoce, non fa che peggiorare ulteriormente la situazione.

Questo scempio è una riprovevole mancanza di rispetto nei confronti delle vittime di Covid, dei loro parenti e dell’intera filiera del sistema sanitario nazionale che sta cercando con tutte le sue forze di limitare e debellare questa pandemia.

Affermare che non esiste alcuna emergenza sanitaria significa alterare la realtà ed il luogo dove ciò è avvenuto lo rende oltremodo deplorevole: la scuola è nata per essere luogo di formazione, crescita e sviluppo della forma mentis, non veicolo di assurdi complottismi e pericolose fake news.

Alle autorità competenti e al dirigente scolastico chiediamo invece un segnale forte e inequivocabile, per dimostrare che la scuola è dalla parte degli studenti e sensibile al difficile momento che tutta la nostra società sta vivendo: le scuse e le semplici spiegazioni non possono e non devono bastare.

Arrigo Bellelli

Segretario del Circolo dei Giovani Democratici della Vallesina 

Componente della Segreteria del Partito Democratico di Jesi

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