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Cronaca

JESI “NESSUNO TOCCHI PERGOLESI”, IL COMITATO PROMUOVE IL REFERENDUM E ATTACCA: “LA STATUA NON VA SPOSTATA, SONO ALTRE LE PRIORITÀ”

JESI, 19 dicembre 2016 – E’ già sul tavolo del Comune l’istanza di promozione di un referendum sulla possibilità di non spostare il monumento a Giovanni Battista Pergolesi, eretto sull’omonima piazza nell’ottobre del 1905.

L’iniziativa si deve ad un gruppo di cittadini, tra i quali anche alcuni ex Sindaci della città, che hanno contestato la decisione assunta dalla Giunta comunale nel maggio scorso e che si raccoglie nel neo comitato Nessuno tocchi Pergolesi, presentatosi questa mattina, 19 dicembre, e rappresentato da Vittorio Massaccesi, Gabriele Fava, Rosa Meloni, Osvaldo Pirani e Giuseppe Landi.

Quella delibera, ha detto il professor Vittorio Massaccesi, uno dei promotori, è stata approvata solo da quattro componenti la Giunta quando altri tre risultavano assenti. Secondo i promotori della richiesta referendaria il progetto non deve essere portato a termine. Nell’eventuale referendum abrogativo ai cittadini sarà chiesto: “Siete favorevoli che debba essere respinto il progetto dell’Amministrazione comunale di Jesi relativo allo spostamento del monumento a Giovanni Battista Pergolesi eretto presso la piazza omonima di Corso Matteotti nel 1910?”.

Stando al progetto, approvato nei mesi scorsi dalla Giunta, il complesso monumentale, opera del carrarese Alessandro Lazzarini, dovrebbe essere rimosso dal sito in cui si trova e spostato alcuni metri indietro (si parla di 15 – 18 metri); questo renderebbe impossibile, ha fatto presente il professor Gabriele Fava, vedere il retro del monumento che si affaccerebbe sulla strada che collega piazza Oberdan a via XV Settembre. Fava che, poi, ha mostrato l’opera donatagli da un artista libico suo amico, Mohamed Najib, che in visita a Jesi ha ritratto proprio il monumento a Pergolesi. Segno di quanto anche “chi è straniero colga l’importanza che il grande musicista ha per noi jesini”.

Ma non sono soltanto queste le ragioni che hanno convinto i 17 firmatari la richiesta di referendum e le decine e decine di appartenenti all’Archeoclub, Italia Nostra, Circolo Contardo Ferrini ed altre associazioni  a prendere posizione contro il provvedimento.

Si fa presente, infatti, che in città ci sono ben altre priorità: dalla sistemazione completa di corso Matteotti (il cui progetto prevede una spesa di 4 milioni che il Comune non ha) a piazza della Repubblica, dall’abside di San Nicolò alla rimozione dell’edicola e del gazebo presenti  in piazza Pergolesi. Tutto questo per rimanere nel centro cittadino, dove non si sente assolutamente la necessità di una nuova piazza, considerato che nel giro di poche centinaia di metri esistono due grandi spazi (piazza della Repubblica e piazza Federico II) e quattro piazze più piccole.

Tutte queste motivazioni saranno fatte presenti alla commissione che entro 30 giorni dovrebbe rispondere al  comitato “Nessuno tocchi Pergolesi” e, se necessario, anche ai consiglieri comunali ai quali sarà resa nota la richiesta referendaria.

Anche l’aspetto economico è stato toccato dai rappresentanti del comitato, da quello che occorrerebbe per lo spostamento del monumento (alcune decine di migliaia di euro in parte finanziati dalla Regione con il progetto di riqualificazione del Corso) e quelli per lo svolgimento del referendum (circa 8mila euro per i quali  il Comitato ha già annunciato di farsene carico).

Una volta che la commissione avrà dato il via libera all’inizio del referendum, il comitato dei promotori avrà 60 giorni di tempo per raccogliere le 2.000 firme necessarie  da presentare al Comune per l’indizione della consultazione referendaria.

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(foto pienne)

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