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Cronaca

JESI Niente spettacoli per l’Allegra Compagnia: momento per riflettere

Momenti di condivisione in questa situazione di forzato stop imposta dal virus: e ne sono nati tanti spunti per ripensare alla vita

JESI, 29 aprile 2020 – L’Allegra compagnia, gruppo di uomini, donne e giovani della parrocchia Regina della Pace, ha dovuto rinunciare agli spettacoli benefici previsti per maggio.

L'Allegra Compagnia

L’Allegra Compagnia

«Non si può portare sui palchi dei teatri, o nelle piazze, lo spettacolo – spiega Giuseppe Fabrizi – causa le restrizioni relative all’emergenza, siamo consapevoli del momento serio e difficile».

Il gruppo, che lo scorso novembre si era messo in gioco sul palco del teatrino di San Francesco, si è quindi sistemato a tavolino, penna in mano, per scrivere dei pensieri sul particolare momento che ci si trova a vivere.

«Versi personali, sgorgati dal cuore, ci servirà per riflettere, sorridere e per pensare al domani con grande fiducia. Auguriamo a tutti, donne, uomini, bambini, bambine, neonati e neonate una buona fortuna».

Pensieri e parole di tanti giovani e meno giovani che la Compagnia ci tiene a condividere.

Giuseppe sceglie la metafora: «Siamo come uccelli, qualcuno ci ha spezzato le ali, torneremo a volare, torneremo a danzare, torneremo ad amare».

Luca: «Il virus peggiore l’egoismo!», Glenda: «La vita delle persone è nelle nostre mani» e Ludovica: «Ho scoperto nuove amicizie, rido e scherzo con tutti e penso a cose belle».

Francesco: «La pazienza otterrà più della forza», Gabriele: «Il dopo sarà bellissimo e arriverà presto», Giulia: «Abbiamo trasformato la paura in coraggio, la tristezza in serenità, la sfiducia in fiducia, il dolore in forza, sarà meraviglioso abbracciarci».

Nicolò: «Sconfiggeremo il nemico insieme», Marco: «La cosa che mi manca di più è la libertà di poter riabbracciare un amico».

E ancora i contributi di India: «La paura e la tristezza la metteremo da parte ci aspetta un raggio di sole», Stefano: «Mi piace rivivere momenti bellissimi che avevo dimenticato», Giacomo: «Il mondo è deserto!», Tommaso: «Distanti oggi, per abbracciarci domani, fermiamoci oggi per correre domani, la notte è buia, ma l’alba del nuovo giorno è qui» e Giuliano: «Stiamo apprezzando quello che davamo per scontato».

Alberto: «Parlare meno e pensare di più», Roberto: «Il tempo si è fermato, ritornerà insieme al sole alla luna e al mondo», Andrea: «La vita sospesa ci insegna quanto sia preziosa la normalità», Carmen: «Per dire ti voglio bene non sono necessarie i baci gli abbracci e le carezze. Bastano gli occhi», Federica: «Ho imparato a conoscere me stessa!», Adele: «Il virus è entrato, tutto il mondo si è ammalato, ma il nostro cuore non si è fermato!» e Emma: «Nella lontananza ho capito chi sono le persone importanti per me e per chi sono importante io».

Ivano: «L’aria che respiriamo oggi è l’aria più pulita da tanto tempo», Laura: «Dovremmo provare a respirare insieme noi e il pianeta», Maria Elisa: «Se fai le cose che ti piacciono passa tutto più veloce», Elia: «Senza scuola mi piace ma gli impegni che non posso fare mi mancano», Alice: «Anche in casa tutto è possibile», Giovanni: «I compiti sono tanti», Angelica: «Il tempo che passo con la mia famiglia mi fa dimenticare la noiosità».

Linda: «Non vedere le mie amiche mi rende triste e noiosa, ma non andare a scuola mi rende felice», Vittoria: «In questo momento isolato e preoccupante dobbiamo avere più allegria», Lorenzo: «Finalmente abbiamo riscoperto una cosa persa… il tempo!», Chiara: «Saremo figli di una nuova primavera, consapevoli della fragilità della vita e della disarmante bellezza delle cose semplici».

(e.d.)

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