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Cronaca

JESI Ospedale da campo della Marina non più necessario

Iniziato lo smontaggio del posto medico avanzato presso l’ospedale “Carlo Urbani”, il ringraziamento del sottosegretario alla difesa Giulio Calvisi

10 maggio 2020 – «Dal 30 aprile scorso non ci sono più pazienti ricoverati nell’ospedale da campo di Jesi, struttura allestita e gestita dalla Marina militare. Da ieri abbiamo iniziato a dismettere il posto medico avanzato, operativo dal giorno 8 aprile e nel quale hanno operato incessantemente e con elevata professionalità i medici e gli infermieri della Brigata San MarcoLa chiusura dell’ospedale da campo è certamente un segnale incoraggiante e ci fa ben sperare. La Difesa rimane comunque a disposizione per fornire eventuale ulteriore supporto».

 Lo rende noto il sottosegretario alla Difesa, Giulio Calvisi, con delega alla sanità militare.

Giulio Calvisi

«Una struttura sanitaria allestita in sole 72 ore, nella quale 7 medici, 17 infermieri e 11 operatori tecnico-sanitari della Brigata Marina San Marco hanno eseguito le operazioni di triage, primo soccorso, visite ambulatoriali e degenza, accogliendo anche i pazienti Covid. Tutte attività che hanno alleggerito il carico di lavoro del vicino ospedaleCarlo Urbani”, rendendo nuovamente disponibili preziosi posti letto presso le strutture sanitarie marchigiane. Ringrazio tutto il personale sanitario della Brigata San Marco per aver lavorato senza sosta e in stretta sinergia con il personale dell’azienda sanitaria di Jesi».

Ad oggi, secondo i dati forniti dal Gores, nessun ricoverato a Jesi nelle aree semi intensive per il dodicesimo giorno consecutivo, i ricoveri in terapia intensiva sono 2 – la seconda intensiva è stata smantellata10 i ricoverati in non intensiva.

I militari, dunque, lasceranno presto anche la struttura dell’ex seminario – per far rientro a Brindisi – dove avevano trovato alloggio dopo un breve periodo di permanenza, all’inizio, all’hotel Federico II.

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