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Cronaca

JESI QUELL’ANELLO IN FONDO AL CALICE, IL LEGAME TRA DIO E FEDERICO

Festa corale a Cupra Montana dove più di 300 persone tra locali e jesini hanno dato vita ad una maxi tavolata in onore del neo sacerdote

 

 

 

JESI, 9 giugno 2019 – Già stamattina di buon ora, don Federico Rango era in “visita” nel suo quartiere, quello di San Giuseppe. Un rione speciale, un tempo punto di forza della classe operaia  ed oggi aggregatore sociale multietnico. E lui, sacerdote da appena un giorno, la giornata di oggi da tempo l’aveva progettata punto per punto, quasi un filo rosso che unisse due comunità: quella jesina e quella cuprense. Perché se a Jesi don Federico c’è nato ed ha maturato la scelta sacerdotale, a Cupra Montana ha vissuto appieno il cammino pastorale.

Così, dopo la consacrazione di ieri sera, oggi alle 11,30 nella chiesa di San Giuseppe, don Federico ha indossato i paramenti sacri per celebrare la sua prima messa davanti ad un folto gruppo di fedeli. L’edificio sacro ha ancora una volta accompagnato e amplificato il messaggio cristiano, la buona notizia che la Diocesi di Jesi accoglie un nuovo sacerdote.  Ovviamente ad un appuntamento così importante ma soprattutto bello, non potevano mancare i cuprensi che in questi anni hanno conosciuto ed apprezzato Federico. L’ennesima testimonianza di legame straordinario che anno dopo anno si è rafforzato e che da lì a poche ore doveva avere il suo epilogo di pura gioia nella piazza IV Novembre di Cupra Montana.

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Già, il “salotto buono” cuprense. Da giorni mani sapienti erano indaffarate nel preparare piatti genuini per la maxi tavolata. Oltre 300 persone, tra cuprensi e jesini, si sono sedute poco dopo le 13,30 lungo le panche predisposte sotto un tendone. Cuoche di provata esperienza hanno preparato 500 porzioni di pasta al forno (vegetariana e salsiccia e asparagi); secondi a base di pizza di formaggio, salumi vari, formaggi, coniglio in porchetta, roast beef, porchetta di maiale. E poi non potevano mancare i dolci: ciambelline al vino, cantucci, crostate varie e una torta particolare per don Federico (creme, panna e frutta fresca).

Insomma, una festa corale tra cuprensi e jesini per don Federico. Mescolati tra i fedeli, il sindaco e l’amministrazione comunale di Cupra Montana, le associazioni che gravitano in parrocchia, i gruppi scout di Jesi e Cupra. E a proposito di scout, c’è un racconto che riguarda proprio il neo sacerdote. È accaduto il 10 e l’11 maggio a Roma dove don Federico si era recato per un incontro internazionale degli scout. Visto che c’era si è andato al Centro Aletti dove aveva scelto il calice per la messa e quell’oggetto l’ha mostrato ai ragazzi che erano con lui: al centro del calice, quel calice con cui ha celebrato la prima messa, c’è un anello il cui significato è il legame indissolubile tra Dio e il suo sacerdote.

(redazione)

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