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Cronaca

JESI Scuole e trasporti: «Studenti lasciati a piedi, così non va»

La conseguenza deriva dai mezzi  saturi, pronta replica di Atma/Conerobus: cento le corse aggiunte

JESI, 11 ottobre 2020Genitori e alunni delle scuole superiori, a un mese dal ritorno sui banchi, evidenziano criticità nel servizio di trasporto.

A raccogliere le segnalazioni che riguardano principalmente le città di Ancona e Jesi sono i sindacati: Cgil Ancona, Filt Marche Ancona e Flc Cgil Ancona evidenziano che «si è riscontrato un disservizio dovuto alla saturazione della capienza massima dei bus del servizio di trasporto pubblico locale, svolto da Atma, che ha lasciato studenti minorenni a terra, per molto tempo (che sfiora anche ore), senza prevedere supplementi».

In alcuni casi gli studenti che rimangono a terra «perdono il treno – proseguono i sindacati – e  sono costretti a una lunga attesa. Si evidenzia, per contro, che l’ordinanza regionale (nr 35) dispone la possibilità di utilizzare anche i mezzi immatricolati da noleggio con conducente per evitare tali problematiche e rispondere tempestivamente a eventuali picchi di domanda».

« In particolare, sia per Ancona che per Jesi, la fascia oraria critica è quella delle ore 13 di uscita degli alunni che a partire da questa settimana svolgeranno il tempo scuola per intero e non con orario ridotto, essendo stato nominato gran parte del personale docente precario».

È doverosa una distinzione tra l’emergenza del capoluogo e quella della città di Jesi.

«Da una parte l’Amministrazione anconetana ha messo a disposizione risorse economiche per fronteggiare il problema dei trasporti ma queste non risultano comunque sufficienti a coprire le richieste dell’utenza, dall’altra, Jesi e Comuni limitrofi, non hanno impegnato sufficienti finanziamenti per garantire corse supplementari».

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Una situazione che, di fatto, sta costringendo le famiglie degli studenti «di Jesi e di Ancona a organizzarsi per riportare a casa i figli, nonostante abbiano già acquistato un abbonamento e quindi pagato anticipatamente il diritto di poter viaggiare e ritornare a casa».

La richiesta dei sindacati è rivolta quindi alle Amministrazioni comunali di Ancona, Jesi, Castelbellino, Monteroberto, Montecarotto, Serra de Conti, Maiolati Spontini, San Paolo di Jesi, Staffolo, Cupramontana, Castelplanio, Poggio San Marcello, Rosora, Mergo, Serra San Quirico e Apiro «di prestare particolare attenzione per garantire un miglior servizio e una maggiore tutela a tutti i cittadini, soprattutto agli studenti minorenni che necessitano di una garanzia del trasporto per il rientro a casa».

«Non si può inoltre tralasciare la questione degli assembramenti alle fermate collocate nei pressi delle scuole nei periodi di attesa delle coincidenze per il rientro alle abitazioni».

Atma/Conerobus, chiamata in causa, replica evidenziando la collaborazione con le «istituzioni scolastiche del territorio, con i viaggiatori e con le famiglie per offrire un servizio adeguato, continuativo e in sicurezza».

«Circa 100 le corse aggiuntive su tutto il territorio della provincia di Ancona «comprensive di partenze “gemelle” e tenendo in considerazione anche gli orari sfalsati di entrata e uscita degli studenti a lezione. Uno sforzo senza precedenti per il quale Conerobus, ad esempio, anche e non solo in ottica di potenziamento dell’organico, ha operato nuove assunzioni di personale».

In particolare sono otto i conducenti in più e due addetti alla biglietteria, a tempo indeterminato tra agosto e settembre.

«In questo primo mese di lavoro, proprio su segnalazione degli utenti, delle famiglie e delle scuole, soggetti con i quali siamo rimasti sempre in contatto, si sono introdotte altre corse aggiuntive – prosegue Atma – E ulteriori correttivi potranno essere intrapresi laddove dovesse sorgerne l’esigenza. Le segnalazioni che ci arrivano sono un bene perché ci permettono di migliorare il servizio di trasporto pubblico locale e di rafforzare quella sicurezza che, soprattutto ora con l’andamento dei contagi da Covid in rialzo, va considerata bene e priorità non solo per chi viaggia e per il personale viaggiante ma per tutta la nostra comunità».

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