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Cronaca

JESI Tenute Pieralisi e Fastnet: «No Green pass? Adesione minima»

Il patron Andrea: «I sindacati confederali escono rafforzati da questo clima, la molotov alla Cgil di Jesi, atto spregevole»

JESI, 16 ottobre 2021No Green Pass sul piede di guerra per l’obbligo in azienda del certificato verde: Andrea Pieralisi non nota effetti delle proteste nelle sue imprese, Tenute Pieralisi e Fastnet.

«Nemmeno il 3% dei nostri dipendenti ha aderito allo sciopero, niente certificati medici falsi o sospetti. Ne escono rafforzati i sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil nonostante gli attacchi, adottando una linea responsabile. Ne esce rafforzata Confindustria, ne escono sconfitti Cobas e facinorosi», il suo commento a termine della giornata di ieri.

Giornata che segue il ritrovamento della molotov accesa di fronte alla sede Cgil di Jesi, che lo stesso Pieralisi definisce «atto spregevole».

Tutto tranquillo, una normale giornata di lavoro, quindi, nella aziende della famiglia Pieralisi: il manager aveva postato sui social la sua missiva aziendale, appellandosi al «senso di appartenenza e dedizione all’impresa», rimarcando anche lì la sua censura agli atti violenti di questa settimana nei confronti dei sindacati: riferendosi alla sede nazionale della Cgil, termina esortando a «non cedere a queste assurde e inaccettabili violenze».

Al telefono, ha tenuto a «ringraziare chi si è vaccinato: se oggi siamo in una situazione che non è il disastro che c’era l’anno scorso – i numeri parlano chiaro – lo dobbiamo ai vaccini e a chi si è vaccinato. Avanti così! Tutto si può far meglio, per carità, ma questa volta dobbiamo veramente fare un applauso all’Italia per come ne stiamo uscendo».

Max Giorgi

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