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Cronaca

Jesi Un 25 aprile di grande partecipazione – VIDEO

Stamattina la celebrazione della Festa della Liberazione con la messa ai giardini pubblici e il corteo fino a Piazza Indipendenza, nel pomeriggio appuntamento con Max Collini al bocciodromo di via La Malfa

di Tiziana Fenucci

Jesi, 25 aprile 2023 – La celebrazione della Festa della Liberazione ha avuto inizio alle 10.30 con la messa davanti al Monumento ai Caduti dei giardini pubblici di Viale Cavallotti, celebrata da padre Adrian, rettore del Santuario delle Grazie, assistito dal diacono Marco D’Aurizio, direttore della Caritas diocesana.

Una mattinata che ha visto una grande partecipazione cittadina, alla quale hanno presenziato il sindaco Lorenzo Fiordelmondo e gli assessori della Giunta comunale, tra cui Samuele Animali, Luca Brecciaroli, Emanuela Marguccio, Loretta Fabrizi, il presidente del Consiglio comunale Luca Polita e diversi consiglieri dei gruppi di maggioranza e opposizione.

Presenti anche i rappresentanti delle Forze dell’ordine di Carabinieri, Polizia, Polizia Locale, Vigili del Fuoco, Guardia di Finanza, tra cui il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Jesi, capitano Elpidio Balsamo e il comandante della Stazione, il luogotenente Fiorello Rossi, il comandante della Polizia Locale Cristian Lupidi e il vice comandante Filippo Peroni, il capo distaccamento dei Vigili del Fuoco, Bruno Palmieri.

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Hanno preso parte alla cerimonia anche le associazioni combattentistiche e d’arma, tra cui la sezione Artiglieria e la sezione della Marina Militare, l’Anpi, l’Avis e la Croce Rossa.

«La libertà ha bisogno di essere sostenuta dalla parola responsabilità – ha detto padre Adrian durante l’omelia – dobbiamo educare i giovani al senso di libertà che significa mettersi al servizio dell’altro e della pace. Noi per primi dobbiamo essere testimoni della libertà, della collaborazione e della pace per consegnare questo patrimonio alle prossime generazioni».

Lo svolgimento della celebrazione religiosa si è concluso con la deposizione della corona di alloro deposta da due agenti della Polizia Locale al monumento, con l’omaggio del Sindaco sulle note della Banda della Città di Jesi.

Le celebrazioni sono proseguite all’Arco Clementino da dove è partito il corteo, aperto dalla banda cittadina e dal vessillo del Comune di Jesi, che si è diretto fino a Piazza Indipendenza.

Al corteo si è aggregato anche Marco, cavallo blu, che da ieri è arrivato a Jesi e sarà protagonista di eventi dedicati al tema dello stigma sulla malattia mentale.

Raggiunta la piazza il corteo si è diretto nell’atrio del Comune per la deposizione dell’ultima corona di allor poi la celebrazione è continuata all’esterno con il discorso del Sindaco ai cittadini sul valore della memoria e l’importanza della Festa della Liberazione come simbolo delle radici da cui veniamo e del futuro che vogliamo costruire.

Hanno fatto seguito gli interventi dell’assessore alla cultura e alla memoria storica, Luca Brecciaroli e di Vincenzo Calò dell’Anpi nazionale, che ha dedicato questa festa a tutte le donne della Resistenza e a quelle che tuttora devono affrontare le guerre che ancora oggi ci sono nel mondo, 59 in tutto.

Commovente l’intervento conclusivo di un utente del Centro del Sollievo di Jesi che ha raccontato la storia di Marco cavallo blu e parlato delle vicende relative alla chiusura dei manicomi e degli stigmi sociali che ancora circondano la tematica della malattia psichiatrica, fornendo la lettura della Festa della Liberazione come testimonianza della libertà di rischiare di vivere al di là dei pregiudizi.

La cerimonia si è conclusa con il saluto finale del Sindaco sulle note della banda cittadina che ha intonato Bella ciao e l’Inno di Mameli, cantate da tutta la piazza.

Nel pomeriggio le iniziative continueranno alle 17.30 con Max Collini e le Storie di antifascismo senza retorica. L’appuntamento, che si doveva tenere al Parco del Ventaglio, è stato spostato al bocciodromo di via La Malfa.

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